Economia

Addio John Nash, il matematico premio Nobel per l’economia

Sono sempre i migliori quelli che se ne vanno per primi. Forse dietro questa frase fatta, sentita e risentita più e più volte si nasconde un pizzico di verità nella casualità della vita. Ad ogni modo, all’età di 86 anni, ci ha lasciato il più grande matematico ed economista del ventesimo secolo, premio Nobel per l’economia nel 1994.

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Una vita travagliata e tormenta, un figlio mai riconosciuto del tutto, due donne, la schizofrenia, intuizioni geniali e il più prestigioso riconoscimento mondiale grazie alla teoria dei giochi, uno studio delle situazioni sull’interazione strategica e sulle probabilità. Ma Nash resta un personaggio molto amato nel mondo, anche in Italia.

Il 19 marzo 2003 infatti gli fu conferita una laurea “honoris causa” in Economia e Commercio da parte dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Il 23 maggio 2015, John Nash e la moglie Alicia erano insieme su un Taxi andato fuori strada sulla New Jersey Turnpike.

Hanno perso la vita schiantandosi contro un guardrail: il tassista e un altro passeggero coinvolto sono rimasti feriti ma sono fuori pericolo. Il film capolavoro A Beautiful Mind del 2001 diretto dal regista statunitense Ron Howard, vinse quattro Golden Globe e altrettanti Oscar come: “miglior film”, “miglior regia”, “miglior sceneggiatura non originale” e “miglior attrice non protagonista” conferito a Jennifer Connelly per il ruolo di Alicia Nash.

Viene narrata la vita di John pur con omissioni essenziali nei periodi più difficili della sua esistenza. I fatti narrati dal film sono tratti in parte dalla omonima biografia di Sylvia Nasar, che ne racconta la storia con una miriade di dettagli, raccolti da matematici che lo hanno conosciuto e dallo stesso Nash (Il genio dei numeri – Storia di John Forbes Nash Jr., matematico e folle;). Russell Crowe, attore che lo ha interpretato nel film, dopo aver appreso della tragica scomparsa dei coniugi ha postato su Twitter la frase: “A beautiful minds, a beautiful hearts”. Lo ricordiamo con una toccante scena tratta proprio dal film. Buon viaggio John.

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Published by
Antonio Piazzolla