Amazon è ormai la società leader nell’e-commerce, attraverso un grande impegno rivolto alla costruzione di un’immagine fatta di affidabilità e di società devota alla customer satisfaction. Quasi chiunque ha effettuato almeno un acquisto su questo sito, tutti sanno che oltre i 29 Euro non si pagano le spese di spedizione. La vastità di prodotti e servizi offerti, rende lo store un luogo dove soddisfare ogni proprio bisogno materiale (o quasi).
In questo articolo analizzeremo la storia di Amazon, partendo dal sogno del suo fondatore fino ad arrivare all’odierno colosso dell’e-commerce che tutti conosciamo. Ricordatevi che leggendo almeno tre articoli di Finance, non pagate le spese di spedizione.
La storia di Amazon sembra quella del tipico film sul tema del “carpe diem” e credere in sé stessi. Nel 1994, il trentenne Jeff Bezos decide di lasciare il suo posto di vicepresidente di un’importante azienda di Wall Street e puntare sull’emergente mercato delle Internet company.
Il fondatore di Amazon, Jeffrey Preston “Jeff” BezosDurante il viaggio da New York a Seattle iniziò a buttare giù il business plan per la sua società di e-commerce, che oggi conosciamo come Amazon. Dietro a questo moto di coraggio, oltre a una grande fiducia nel boom delle Internet Company, c’era anche un vantaggio fiscale derivante da una recente norma che permetteva di non pagare tutte le tasse sulle transazioni tramite ordini telematici, negli Stati dove tale società non aveva una sede fisica.
Il 5 luglio 1994, Jeff Bezos fondò la Cadabra Inc. e inizio la sua attività sul web. Tuttavia dopo che un avvocato scambiò il nome per “cadaver”, Bezos decise di cambiare denominazione alla sua società. Per scegliere il nuovo nome, si mise a sfogliare un dizionario e alla fine decise di chiamare la sua “creatura”, Amazon. La scelta derivò dal fatto che a suo parere, la società doveva essere come l’Amazzonia, esotica e differente. Inoltre, il Rio delle Amazzoni è il fiume più grande del mondo, come lui voleva che la sua società diventasse la più grande del mercato.
Il business plan costruito da Bezos appariva come un azzardo e si attirò le ire di diversi investitori. Il piano non prevedeva la produzione di utili per il primo quinquennio di attività e questo fece accusare Bezos di non cercare di far crescere la sua società alla stessa velocità delle altre società dot-com. La bolla speculativa del 2000, provò che Amazon non solo era in grado di sopravvivere dove molte altre trovarono la loro fine ma l’anno seguente produsse i suoi primi utili. In tutto questo, la rivista Time aveva già riconosciuto il genio di Bezos e l’aveva nominato persona dell’anno per il 1999.
Uno dei punti di forza di Amazon è la sua immagine. Affidabilità e soddisfazione del cliente sono al primo posto tra le priorità dell’azienda. Già a partire dal suo logo. Forse molti non ci hanno mai fatto caso ma la freccia sotto la scritta, va dalla A alla Z ed è disegnata in modo da ricordare un sorriso. Dalla A alla Z, inteso come massima attenzione alla qualità di ogni singolo prodotto e quindi di ogni singolo cliente.
Tra le innumerevoli azioni legali intentate contro Amazon, si possono trovare quelle riguardanti società più piccole che utilizzavano lo stesso nome da prima della società di Bezos, all’accusa di vendere libri sul negazionismo e i reportage che hanno portato alla luce le pessime condizioni dei lavoratori dei magazzini dell’azienda nel Regno Unito. Una delle vicende più controverse legate ad Amazon riguarda la cancellazione di alcuni libri dai Kindle di migliaia di clienti statunitensi.
Uno dei vari modelli di Kindle esistenti.La società eliminò in modalità remota (quindi senza che l’utente sapesse niente, per dirla in breve) i file de “La fattoria degli animali” e “1984”. La giustificazione fu che,mentre in alcuni Paesi quei libri erano già diventati di dominio pubblico, negli States i diritti d’autore erano ancora validi fino al 2044 e Amazon non era autorizzata a vendere. Data la palese violazione della privacy dei clienti, la società emise una nota ufficiale dove dichiarava che non avrebbe compiuto più azioni del genere.
Partiamo dicendo che Amazon è la leader incontrastata nell’e-commerce in quasi tutti i Paesi del mondo (Italia compresa). L’azienda può vantare un utile netto di 2,371 miliardi di Dollari e può vantare un numero di impiegati di quasi 542000 persone, tra tempo indeterminato e part-time.
Ricavi di Amazon nei suoi primi vent’anniI beni di proprietà di Amazon hanno un valore complessivo di oltre 83 miliardi di Dollari. Se questi numeri non vi hanno fatto svenire, vi basti sapere che il caro Jeff ha scavalcato Bill Gates diventando l’uomo più ricco del mondo con un capitale di oltre 90 miliardi di Dollari.