Premessa: questo articolo non è una pubblicità ma un focus su un progetto che sta prendendo piede e che tocca tematiche spesso sottovalutate dalla società. Parliamo di Lilo, un motore di ricerca che permette agli utenti di finanziare progetti sociali ed eco-solidali. L’utente finanzia le varie attività semplicemente effettuando le sue ricerche, senza esborsi. Come detto questa non è una pubblicità a Lilo quindi ognuno utilizzi il motore di ricerca che ritiene più comodo.
Non saranno fornite informazioni su come installare Lilo e non saranno esaltate virtù. Tuttavia, questo articolo (come altri dello stesso autore) vuole porre l’attenzione sul risveglio di una coscienza umana finalmente attenta ai problemi.
Può sembrare banale ma per inquadrare il fenomeno è utile partire dal principio. Un motore di ricerca è un sistema che sulla base della stringa inserita nella barra di ricerca, analizza un agglomerato di dati e fornisce un indice di risultati. Questi sono elencati dal più “vicino” a ciò che si cercava al meno attinente. Annualmente un motore di ricerca guadagna dai 30 ai 50 Euro per ogni utente e dato che ormai quasi chiunque effettua giornalmente centinaia di ricerche, si possono tirare le somme. Inoltre, dato che alla fine dei conti stiamo sempre parlando di macchine, si deve tenere conto che il loro utilizzo genera anidride carbonica che si riversa nell’ambiente.
Lilo è nato dagli sforzi di due ingegneri francesi, Marc Haussaire e Clément Le Bras che volevano creare un’alternativa più eco-solidale ai motori di ricerca comunemente utilizzati. In seguito si unisce al team anche Federica Fusco, una studentessa italiana che si trovava in Francia per l’Erasmus.
Ovviamente come tutti gli altri motori di ricerca, anche Lilo utilizza dei partner pubblicitari. Tuttavia questa pubblicità non è collegata alle ricerche precedenti effettuate dall’utente ma solo a quella attualmente in corso. La metà dei ricavi ottenuti dagli ads viene devoluta a progetti sociali ed eco-solidali. Ogni ricerca effettuata fa accumulare una goccia d’acqua (il simbolo scelto dai creatori di Lilo) all’utente per effetto della pubblicità che viene proposta. Una volta che sono state accumulate abbastanza gocce, l’utente può scegliere un progetto che vuole finanziare e Lilo provvede a convertire le gocce in denaro. Questi progetti permettono di compensare le emissioni inquinanti che inevitabilmente vengono prodotte dalle attività del sito.
Come una goccia d’acqua è insignificante rispetto alla massa totale, anche il gesto di ognuno può sembrare irrilevante. Tuttavia il simbolo sta ad indicare che anche l’oceano sarebbe nulla senza le varie gocce d’acqua e allo stesso modo, il gesto piccolo del singolo si somma a quello degli altri utenti per creare qualcosa di più grande.
Come i video su Youtube non hanno una monetizzazione fissa ma variabile in base a svariati parametri, anche le gocce d’acqua hanno un valore che oscilla in base alla pubblicità collegata alla ricerca. Tra questi fattori, ci sono i costi dei server, le remunerazioni dei gestori del sito e il totale di utenti di Lilo. Il sito della società stima che 1000 gocce equivalgano a circa 3 Euro. Tornando all’esempio dei video di Youtube, come gli youtuber non possono sapere a priori quanto guadagneranno dal video X, il valore delle gocce passa da stima a valore certo solo una volta che il progetto è ultimato.
Lilo è una società in accomandita semplice che utilizza una struttura basata sull’imprenditoria sociale. Le S.a.s. sono società di persone che si caratterizzano per la presenza di due tipi fondamentali di soci: il socio accomandatario e quello accomandante. Il primo risponde solidalmente e illimitatamente delle obbligazioni contratte dalla società e si occupa della parte amministrativa della stessa. L’accomandante invece, ha una responsabilità limitata alla quota di fondi conferita per le obbligazioni sociali. Un’impresa sociale è un’impresa la cui mission è quella di produrre beni e servizi di utilità sociale.
Secondo le stime della società, Lilo ha circa 3500 utenti che effettuano in media oltre 190000 ricerche al mese e ha raccolto finora quasi 15000 Euro per il finanziamento di progetti.