Un’ora dopo l’annuncio del passaggio di Ronaldo alla Juve, la sua maglia era già in vendita sul sito della squadra a 130 Euro. Dopo poco il sito è andato in crash per l’elevato numero di persona che cercava di connettersi. I bianconeri vantano più di venti milioni di tifosi al mondo e anche se solo una piccola parte di essi acquistasse la maglia, la società avrebbe dei ricavi sufficienti a ripagare i soldi del cartellino di CR7 e parte del suo primo anno di stipendio. Ronaldo porterà la Champions a Torino? Forse, nel mentre è già un investimento sostanzialmente in positivo.
Ronaldo è un uomo-società che trascende il mondo del calcio e vanta oltre trecento milioni di followers sui vari social media. È facilmente pronosticabile che buona parte di queste persone acquisteranno la maglia di CR7 per il solo motivo che è sua, a prescindere che il bianconero sia della Juventus o dell’Ascoli. Abbiamo quindi appurato come la Juve possa stare tranquilla e non deve preoccuparsi di aver fatto un cattivo affare. Ma la storia non finisce qua.
La Juventus è detenuta per oltre il 60% dalla società di investimento Exor N.V. di proprietà della famiglia Agnelli. Questa società tra le altre cose, controlla anche la Fiat Chrysler Automobiles. Controllando la FCA gestisce anche il principale sponsor della Juventus, Jeep. I bianconeri ricevono annualmente ventuno milioni di Euro dalla Jeep ma con l’arrivo di Ronaldo questa cifra è destinata ad aumentare vertiginosamente. Secondo Bloomberg, in caso di vittoria della Champions, l’immagine di Ronaldo permetterà di far arrivare a cinquanta milioni gli accordi di sponsorizzazione della FCA.
L’effetto Ronaldo non si fermerebbe solo alla Juve e alla Jeep. La EXOR è anche azionista della Ferrari e quindi indirettamente anche questo marchio e i suoi relativi sponsor verrebbero investiti dall’ondata di pubblicità portata dal portoghese. Parlando di sponsor, anche la Adidas e la Allianz riceverebbero la loro fetta di torta. La prima è lo sponsor tecnico della Juventus mentre la seconda è la proprietaria dei naming rights dell’Allianz Stadium di Torino (quello comunemente chiamato Juventus Stadium).
La nazione nella quale CR7 giocherà ha un numero di abitanti inferiore a quello dei followers su Twitter di Ronaldo: sessanta milioni contro oltre settanta. Se invece prendiamo in considerazione Instagram allora ci vogliono più di due Italia per arrivare agli oltre centotrenta milioni di seguaci. Lo scorso anno Ronaldo ha incassato quasi cinquanta milioni di Dollari solo grazie ai diritti di immagine. Non proprio malaccio.
La società newyorkese International Management Group (IMG) si è accaparrata i diritti per trasmettere all’estero i campionati di Serie A per i prossimi tre anni. A fronte di una spesa di 340 milioni, la società potrà ora chiedere un prezzo più alto ai suoi clienti broadcaster. L’effetto CR7 ovviamente influenza anche i diritti tv italiani. Con un aumento previsto di abbonati, Sky potrebbe arrivare ad avere un incremento di 150 milioni annui.
Ok, probabilmente i tifosi delle altre squadre di Serie A non staranno gioendo sapendo che i loro beniamini avranno di fronte qualcuno che fa almeno una trentina di reti all’anno. Più contenti saranno i presidenti delle squadre che vedranno una probabile impennata delle vendite dei biglietti. Immaginatevi un Cagliari-Juventus con Ronaldo in campo, per farvi un’idea.
Come molti sportivi di un certo livello, Ronaldo affidava i ricavi dei diritti d’immagine a società situate in paradisi fiscali. Questo stratagemma gli è costato un patteggiamento con il Fisco spagnolo di 19 milioni. Ora che giocherà in Italia però le cose cambiano: con le norme introdotte dall’ultima legge di stabilità, Ronaldo pagherà per i proventi esteri solo centomila Euro di tasse. Il risparmio stimato è di circa venti milioni di Euro, che di certo non faranno schifo a CR7.