È di pochi giorni fa la notizia che in circa due mesi, Iliad ha raggiunto il milione di utenti tra effettivi e richieste di sottoscrizioni. L’annuncio è arrivato con una live su Facebook, direttamente dalla bocca dell’amministratore delegato di Iliad Italia, Benedetto Levi. Questo risultato è stato raggiunto nonostante le prime sanzioni comminate alla compagnia francese dal Gran Giurì.
Con l’arrivo dell’operatore francese, il sistema statico della telefonia in Italia è stato rivoluzionato. Iliad ha iniziato subito un’offerta aggressiva con prezzi molti più bassi della concorrenza che le hanno permesso di rubare clienti ai suoi competitor. Questo ha costretto gli operatori già presenti nel mercato ad aggiustare le loro offerte così da contenere l’avanzata francese. Inoltre, seguendo il detto “il nemico del mio nemico, è mio amico”, molti di questi operatori hanno segnalato in blocco le falle nei contratti di Iliad e hanno ottenuto che la stessa fosse sanzionata.
Dopo che il Gran Giurì e la Codacons hanno evidenziato un comportamento irregolare nella struttura degli spot della Iliad, la società francese ha dovuto adeguarsi. Nel nuovo spot appaiono i costi di attivazione e la nuova dicitura “4G/4G+”. Inoltre, la promozione principale dell’azienda è stata estesa ad altri 200mila utenti.
Prima di debuttare nel mercato italiano, la compagnia francese risultava aver acquistato le frequenze rimaste libere dopo la fusione tra Wind e 3 oltre all’acquisizione di circa 300 siti non più utilizzati dalle stesse compagnie. Ora Iliad punta ad espandersi ancora, con un accordo con Inwit (che in Italia gestisce le torri, i tralicci ecc. utilizzati dalla TIM), al fine di offrire un segnale di più alta qualità.
Se, come pare, l’accordo andrà a buon fine, Inwit affitterà almeno 11mila siti di trasmissione e ricezione ad Iliad permettendo a questa di aumentare la qualità contemporaneamente ad una espansione territoriale della sua copertura della rete mobile. La buona riuscita dell’accordo appare evidente dalle parole dell’amministratore delegato di Inwit, Giovani Ferrigo
“Iliad è più di un potenziale cliente per noi, siamo certi che possiamo arrivare all’accordo. Stiamo gestendo al momento gli aspetti contrattuali. Nel giro di giorni o settimane potremmo formalizzare l’accordo con loro.”
La principale differenza tra il mercato della telefonia francese e quello italiano è il tasso di penetrazione nel mercato. Nel primo, questo indice è tra i più bassi d’Europa mentre le tariffe sono tra le più alte. Questo ha permesso ad Iliad di sfruttare le sue offerte altamente concorrenziali e piazzarsi al secondo posto come maggior operatore per la banda larga e quarto per il settore della telefonia mobile. In Italia, il tasso di penetrazione è tra i più alti del continente mentre l’Average Revenue Per Unit (ARPU) è tra i più bassi. Questo significa che benché Iliad sia riuscita a ritagliarsi un suo spazio nel nostro mercato, per ottenere degli utili dovrò accaparrarsi una quota di mercato maggiore di quella preventivata. Notizie confortanti arrivano dagli analisti che prevedono per il prossimo lustro un aumento medio del fatturato del 5% e un aumento di 6 punti percentuali dell’EBIT per il 2027.
L’agenzia di rating Moody’s ha stimato che nel prossimo biennio, Wind Tre, Tim e Vodafone subiranno un calo dei ricavi del 5% circa. Questo in conseguenza diretta dell’arrivo di Iliad nel mercato italiano.
“Italian mobile operators feel the heat from French newcomer Iliad“
La più colpita sarà Wind Tre con un calo tra l’8 e il 9% annuo e una diminuzione dell’EBITDA del 6% circa. Per le altre compagnie i cali sono poco più bassi ma comunque consistenti e dovuti ai prezzi bassi messi in campo da Iliad.
Dopo le prime sanzioni per pratiche commerciali illecite, sulla società francese rimane un alone di sospetto. Per dirimere la questione, l’amministratore delegato della compagnia ha dichiarato di essere disposto a sottoporsi ad un lie detector in diretta streaming.