Il 15 settembre 2018 è stato il decimo anniversario del giorno in cui la Lehman Brothers Holding Inc. ha fatto ricorso al Chapter 11. In quella data gli indici borsistici sono crollati in tutto il mondo e l’economia è collassata con conseguenze catastrofiche. Ma come si è arrivati a questa tragica fine? Ripercorriamo la storia della società, partendo dagli albori e dividendo il tutto in due articoli.
Questa storia inizia a Rimpar, un piccolo comune bavarese, in una famiglia di mercanti ebrei. Il più grande di questi, Hayum, a ventitré anni decide di lasciare tutto e trasferirsi a Montgomery in Alabama. Una volta giunto nel nuovo continente, cambia il suo nome in Henry Lehman e apre un negozio di merci asciutte chiamato “H. Lehman”.
Dopo tre anni, nel 1847, viene raggiunto da suo fratello Emanuel e la società diventa “H. Lehman and Bro.”. Passano altri tre anni e con l’arrivo del loro fratello minore Mayer, la società assume il nome con cui diventerà famosa “Lehman Brothers”.
Dato il grande valore del cotone durante gli anni ’50, i Lehman iniziarono ad accettare pagamenti in questa merce e nel giro di poco questo divenne il loro business secondario. Negli anni successivi, la compravendita del cotone divenne la principale attività della società e questo durò fino alla morte di Henry nel 1855. Successivamente i due fratelli rimasti riportarono il focus sulle operazioni di trading e sulla gestione delle ipoteche. In tutto questo, la Lehman trovò il tempo di entrare anche nel commercio di schiavi.
Nel 1858 New York era diventata il centro del mercato del cotone, con le principali fabbriche e società collaterali stanziate nella città. I fratelli decisero di aprire la loro prima filiale nella Grande mela ed Emanuel si trasferì per dirigerla. Tuttavia, gli affari della Lehman a NYC risentirono della guerra civile e i fratelli furono costretti ad associarsi a John Durr. Nacque così la Lehman, Durr & Co..
Dopo la fine delle ostilità, la Lehman partecipò al finanziamento delle attività di ricostruzione in Alabama. Tra la fine degli anni ’70 e gli inizi del nuovo secolo, la società spostò la sua sede a NYC, fu tra i fondatori della New York Cotton Exchange e divenne membro sia del Coffee Exchange che del New York Stock Exchange (di cui Emanuel sarà consigliere di amministrazione per quasi quindici anni). Nel 1899, la società effettua la sua prima operazione di underwriting, per conto della International Steam Pump Company.
Agli inizi del ventesimo secolo, la società venne convertita in una house of issue. Sotto la guida di Philip, figlio di Emanuel, la Lehman conobbe un periodo di prosperità che la portò a collaborare con la Goldman, Sachs & Co. e ad emettere titoli per conto di decine di altre società. Il totale dei titoli e delle azioni emesse dalla Lehman, arrivò a sfiorare la quota cento.
Nel 1925, Philip andò in pensione e la guida della società finì nelle mani di suo figlio Robert. Questa nuova leadership fu subito messa alla prova dalla Grande depressione e Philip dovette “rifugiarsi” nel business del venture capital, aspettando che il mercato azionario “ripartisse”.
Finita la crisi, la Lehman sottoscrisse la prima offerta pubblica della DuMont Laboratories (produttrice di televisori) e fu tra i fondatori della Radio Corporation of America. Come già fatto in passato, la società si butto in un mercato in rapida espansione: quello del petrolio. Durante questo periodo fu anche orchestrata l’acquista della Digital da parte della Compaq. Robert divenne rapidamente uno degli uomini più ricchi del pianeta e poté espandere i suoi interessi alle collezioni di opere d’arte e alle corse di cavalli. In quasi mezzo secolo di guida dell’azienda, fu testimone dell’espansione in Europa per soddisfare le sempre maggiori richieste dei clienti.
Nel 1969, a quasi ottant’anni, Robert morì lasciando l’azienda fondata dai suoi antenati senza un successore definito. Per la prima volta nella sua storia, la Lehman non aveva più alcun membro della famiglia nelle sue fila. Il futuro appariva quanto mai incerto.