Nordhaus e Romer, premi Nobel 2018
Il premio Nobel per le Scienze economiche è andato ancora una volta nel Paese a stelle e strisce. Quest’anno il premio è tornato ad avere più vincitori ed è stato assegnato a William Nordhaus e Paul Romer. Conosciamo meglio questi due economisti.
Gli inizi
William Dawbney Nordhaus è nato nel maggio 1941 ad Albuquerque nel New Mexico, da Virginia Riggs e Robert. Suo nonno era un emigrato ebreo tedesco che lavorava in città come manager della filiale locale della “The Charles Ilfeld Company” mentre suo padre aiutò a fondare la funivia di Sandia Peak.
Paul Michael Romer è nato a Denver nel novembre 1955. Suo padre è stato l’ultimo governatore del Colorado a restare in carica per tre mandati.
Nordhaus, il collezionatore di titoli
Dopo essersi diplomato all’università di preparazione, il futuro premio Nobel inizia a collezionare titoli accademici. A Yale ottiene tra il ’63 e il ’73 sia un Bachelor che un Master of Art oltre a diventare membro degli Skull and Bones (la confraternita di cui sono stati membri anche gli ex presidenti Taft, i Bush, l’ex Segretario di Stato John Kerry e molte altre figure chiave della politica ed economia statunitense). Nel 1962 ottiene un Certificat dallo Institut d’Etudes Politiques (la cui sede parigina è attualmente presieduta da Enrico Letta) e cinque anni più tardi diventa dottore di ricerca presso l’MIT.
Romer e gli studi nella fabbrica di premi Nobel
Dopo aver concluso gli studi alla Phillips Exeter Academy e aver frequentato l’MIT e la Queen’s University, Paul Romer si ritrovò all’università di Chicago. In Illinois ottenne un Bachelor in Matematica e un MA e il Ph.D. in Economia.
Carriera accademica e attività lavorativa
Già prima di conseguire il MA, Nordhaus era già entrato a far parte dello staff di Yale. Dal 1967 è membro sia del dipartimento di Economia che della School of Forestry & Environmental Studies. È stato visiting professor a Cambridge oltre che Rettore a Yale. Sotto Jimmy Carter ha fatto parte del Consiglio dei consulenti Economici. Più di recente, tra il 2014 e il 2015, ha fatto parte del management della Boston Federal Reserve Bank.
Paul Romer può vantare un curriculum di primo livello, con cattedre a Chicago, Berkeley e Stanford oltre ad altre università. Agli inizi del secolo interrompe l’attività di professore per fondare la società Aplia Inc., attraverso la quale rendeva disponibili problem sets agli studenti dei college così. In seguito, l’azienda fu comprata da un’altra società specializzata in contenuti educativi. Prima di tutto questo, Romer era già presente nella lista del Time dei 25 statunitensi più influenti nel 1997.
Contributi all’economia
William Nordhaus è un economista con una proficua produzione letteraria che vanta più di venti libri. Dal 1985 ha preso in mano le redini del libro didattico “Economics”, sostituendo un altro premio Nobel Paul Samuelson. Il suo principale ambito di ricerca è il legame tra cambiamenti climatici ed economia, ricevendo vari premi per i suoi lavori. A Nordhaus si deve anche la realizzazione dell’indice di benessere economico sostenibile, presentato per la prima volta nell’articolo “Is Growth Obsolete” scritto insieme a James Tobin (anche lui premio Nobel). A Nordhaus si deve anche lo sviluppo dei modelli di “Dynamic/Regional Integrated Climate-Economy”, o più semplicemente modelli DICE e RICE. Il primo è uno dei tre modelli utilizzati dalla United States Environmental Protection Agency.
L’area di specializzazione di Paul Romer è l’economia della crescita. Seguendo la scia di Schumpeter e Solow (manco a dirlo, anche lui premio Nobel), Romer inizia a farsi conoscere nel settore con la sua tesi di dottorato (con relatori José Scheinkman e Robert Lucas Jr.) nella quale costruisce delle rappresentazioni matematiche per studiare economia nelle quali il cambiamento tecnologico è frutto di un’azione volontaria dell’uomo. Questo lavoro in seguito porterà alla scrittura di due articoli per il Journal of Political Economy e alla nascita della “Teoria della crescita endogena”.
La vittoria del premio Nobel
Nell’ottobre 2018, la Sveriges Riksbank ha assegnato a Nordhaus e Romer il premio Nobel per le scienze economiche. Nordhaus ha vinto grazie al suo lavoro nel quale sostiene che lo strumento più performante per combattere le emissioni di gas serra sia una carbon tax a livello globale. La proposta dell’economista, con un’idea non distante dall’asta di Vickrey, produrrebbe dei comportamenti più eco-solidali sia nelle imprese che nei consumatori e di conseguenza una metamorfosi dell’intero mercato verso una forma più eco-compatibile.
Paul Romer ha ricevuto il premio per il suo lavoro sulla “Teoria della crescita endogena”. Romer ha “aggiornato” un modello creato da Solow e affermato che il progresso tecnologico è un processo endogeno che nel lungo periodo, porta ad un aumento della ricchezza.