Home » Economia » Savona alla CONSOB: è compatibile?

I fatti

Martedì 5 febbraio, il Governo ha nominato il prof. Paolo Savona presidente della CONSOB. Questa nomina è stata accolta con proteste dalle opposizioni e da parte della stampa, che hanno affermato che l’economista sardo è incompatibile con la carica.

Dal MEF agli affari europei

Savona CONSOB
Il giuramento come ministro

Inizialmente il nome di Paolo Savona era stato indicato per la carica di ministro dell’Economia. Tuttavia, le sue posizioni anti-Euro avevano portato il presidente Mattarella ha porre il “veto” sull’incarico. Questo portò Giuseppe Conte ha rimettere il suo incarico di Governo e alla chiamata dell’economista Carlo Cottarelli. In seguito fu trovato un compromesso che ha portato Conte, ha ricevere di nuovo l’incarico e Savona al ministero degli affari europei.

Cos’è la Consob?

Savona CONSOB
Mario Nava: predecessore di Savona alla CONSOB, dimessosi a settembre dopo screzi con il Governo

La Commissione nazionale per le società e la Borsa è un’autorità amministrativa indipendente, il cui scopo è di tutelare gli investitori, all’efficienza, alla trasparenza e allo sviluppo del mercato mobiliare italiano. Insieme alla Banca d’Italia è l’organo che si occupa della vigilanza sull’attività degli istituti di credito operanti nello Stato. Dal 2011, la CONSOB è parte del Sistema europeo di vigilanza finanziaria.

Savona e la legge Frattini

Paolo Savona è (era?) il ministro degli affari europei, arrivato al Governo dopo una lunga carriera lavorativa passata tra cattedre universitarie e incarichi pubblici. La prima presunta causa di incompatibilità arriva proprio dal suo attuale ruolo: secondo la legge Frattini sul conflitto di interessi, chi ha ricoperto un incarico di Governo non può assumere cariche pubbliche per un anno dalla fine della sua esperienza nell’esecutivo. Ovviamente, essendo stato nominato mentre ancora presiede il dicastero degli affari europei, questo intervallo di tempo non è stato rispettato.

I precedenti

Il Governo ha risposto alle accuse sostenendo che, poiché la CONSOB  e il ministero degli affari europei non si occupano della stessa materia, non sussiste un problema di incompatibilità. La nomina del ministro tra l’altro non è la prima nel suo genere: l’esecutivo Gentiloni chiese un parere legale per la nomina dell’allora ministro per la coesione territoriale, Claudio De Vincenzi, come presidente dell’Autorità per l’energia. Il parere fu favorevole in quanto l’Autorità non è un ente pubblico e proprio su questo si fa forte il Governo nel difendere la nomina del professore.

Il caso Vegas

Un precedente riguardante proprio la CONSOB, si ha nel 2010. Berlusconi nominò presidente l’allora viceministro all’Economia Giuseppe Vegas. Tre anni più tardi, Luigi Di Maio fece un’interrogazione parlamentare in quanto criticava la nomina e l’indipendenza di Vegas, in quanto ex ministro di un esecutivo targato Berlusconi. Nulla accadde e il presidente rimase al suo posto.

Pensionati e dirigenza nella P.A.

Secondo il P.D., non è solo l’attuale carica di Savona a renderlo incompatibile con la presidenza della CONSOB. La legge del Madia del 2014, infatti, prevede che i pensionati non possono avere incarichi presidenziali all’interno della P.A.. Nel testo della legge è espressamente indicata la CONSOB e lo stesso ammette come sola eccezione quella di un incarico annuale e gratuito. Tuttavia, Savona ha ricevuto l’incarico per l’intero mandato e sarebbe quindi presidente per sette anni. Tuttavia, secondo il Governo Conte la presidenza della CONSOB non è un mero incarico dirigenziale dato che essa avviene tramite nomina governativa.

Il fondo Euklid

Paolo Savona era socio del fondo speculativo londinese Euklid fino a poco prima della sua nomina a ministro. Questo fondo è un soggetto vigilato dalla CONSOB  e quindi causerebbe l’incompatibilità del professore, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 39 del 2013.

I prossimi passi

La nomina passerà ora al vaglio delle commissioni della Camera e del Senato (il cui parere non è vincolante), della Corte dei conti e infine del presidente della Repubblica. Quello che accadrà in queste fasi è incerto ma pare che alla fine Savona sarà alla guida della CONSOB.