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L’azzardo in Italia: i numeri del fenomeno

La passione per l’azzardo non è un fenomeno dei giorni nostri: già nel 1971 Marcello Marchesi sosteneva che “Tira più un biglietto della lotteria che cento paia di Buoni del Tesoro”. In questo articolo butteremo giù qualche cifra per esplorare ancora una volta il giro d’affari intorno all’azzardo.

Quanto spendiamo in azzardo?

Nel 2018 gli italiani hanno speso quasi 19 miliardi di Euro (spesa effettiva, ovvero le giocate meno le vincite), al fronte di una raccolta complessiva di oltre 107 miliardi. Nell’anno passato si è avuto un aumento delle giocate al Lotto, delle scommesse sportive (favorite dai Mondiali di calcio) e dei casinò online. Le slot machines hanno subito una lieve caduta ma, insieme alle Video Lottery Terminal (VLT), rappresentano comunque il 45% del totale delle giocate.

Azzardo - spesa pro capite capoluoghi italiani
Elaborazione dati lab.gedidigital.it da parte dell’autore

Le entrate erariali

Dall’azzardo lo Stato ha ricavato circa dieci miliardi, suddivisi in:

  • 4,6 miliardi dalle slot
  • 1,4 dalle VLT
  • 1,3 dal Lotto
  • 1,3 dai Gratta & Vinci
  • 437 milioni da Superenalotto, Winforlife e giochi simili
  • 330 milioni dalle scommesse sportive

Il totale è di più di nove miliardi di entrate erariali che costituiscono oltre il 60% del totale.

Le giocate nei capoluoghi

Può essere interessante osservare la spesa pro capite in azzardo, nei capoluoghi di regione (Bolzano e Trento considerate come regioni indipendenti). Roma pur essendo la città più popolosa del Paese si assesta solo al nono posto nella classifica, con una spesa di 1476 Euro per cittadino. A guidare la classifica è Bolzano con quasi 2500 Euro e oltre 600 in più di Bologna che la segue. In fondo alla classifica (che però è il primo posto per certi versi) è Catanzaro con “soli” 1091 Euro spesi.

Elaborazione dati lab.gedidigital.it da parte dell’autore

I numeri della raccolta

Slot e VLT seppur in flessione, rimangono al top nel mondo dell’azzardo: la raccolta complessiva sfiora i cinquanta miliardi di Euro. Dopo di queste, ci sono i giochi online con circa ventitre miliardi e a seguire i dodici miliardi delle scommesse sportive. Lotto e Gratta & Vinci si attestano rispettivamente sugli otto e nove miliardi.

Quanto ha fruttato il gioco d’azzardo?

Al netto della tassazione, nel 2018 le entrate dei fornitori di “strumenti” per il gioco d’azzardo sono state di circa dodici miliardi di Euro. Queste entità agiscono sotto l’egida del Sistema Gioco Italia (SGI) e riunisce sia imprese che associazioni come ad esempio ACMI (Associazione Nazionale Costruttori Macchine Intrattenimento), Assotrattenimento, Federbingo, Federippodromi, Codere Network, Netwin Italia e Sisal Entertainment.

Non solo numeri

Il problema dell’azzardo è una piaga sociale spesso sottovalutata. Basterebbero le cifre delle giocate per far intuire che ci possa essere qualcosa di compulsivo dietro. I giocatori non sono tutti uguali e possiamo distinguere tra:

  • giocatori sociali, cioè le persone che giocano solo a scopo ricreativo e non danneggiano la loro vita privata nel farlo (lavoro, famiglia ecc.)
  • giocatori per fuga con sindrome da dipendenza, coloro che utilizzano il gioco come una sorta di terapia per combattere depressione, solitudine, rabbia e altre situazioni simili. Ovviamente il gioco va spesso e volentieri ad alimentare e diventare parte del problema che si cercava di contrastare
  • giocatori con sindrome da dipendenza, sono le persone ormai schiave del gioco e la cui vita gira intorno ad esso. Questo provoca effetti distruttivi su tutti gli aspetti della loro esistenza
  • giocatori antisociali, questa categoria utilizza il gioco per arricchirsi illegalmente