Home » Economia » Politica » Il Decreto Crescita

La sera del 23 aprile 2019, non senza qualche problema, i viceministri Di Maio e Salvini con il presidente del consiglio Conte hanno approvato in seconda deliberazione il cosiddetto decreto crescita. Il nostro obiettivo sarà quello di cercare di rispondere alla domanda: può la crescita di un Paese passare attraverso la legge?

Il Vice Premier e Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio

Il decreto crescita

Fine dichiarato di questo decreto è quello di tentare di dare impulso all’economia. Le misure sono varie e variegate e come ogni buon decreto che si rispetti, anche per motivi di tempo, vengono inserite nel testo approvato anche norme che di fatto con la “crescita” hanno poco o nulla a che vedere, come le nomine politiche (vedasi la dott.ssa Perrotta, nominata commissario per il “fenomeno di persone scomparse”) di cui ometteremo di parlare.

Il listone

Proveremo ora a fare una lista di queste norme e commentarle passo passo. Premessa: non essendo ancora in gazzetta ufficiale si tratta di una bozza, ma le idee dovrebbero essere le seguenti.

  1. In ambito fiscale si potrà tornare a beneficiare del tanto agognato super ammortamento per i beni strumentali. Si introduce anche l’obbligo, per i datori di lavoro in regime forfettario di applicare la ritenuta sui compensi corrisposti, innalzando la percentuale di deducibilità dell’IMU sui capannoni industriali (attualmente fissata al 40%). I vantaggi di queste misure sono quanto mai ovvi.
  2. Dovrebbe anche essere confermata la rottamazione delle multe e dei tributi locali. Su queste norme è difficile dare un opinione, sono di carattere meramente politico e potrebbero sì sbloccare dei soldi liquidi e movimentare la pubblica amministrazione, ma anche togliere dai bilanci quelli che sono segnati come crediti esigibili.
  3. Estensione del regime di “decommercializzazione” degli enti associativi assistenziali. Quindi sono fatti salvi dall’IRES sui proventi le associazioni appena nominate. Buon per loro!
  4. Vengono “rimodulati” gli obblighi informativi relativi alle erogazioni pubbliche. Non sappiamo bene ancora di cosi si tratti, aspetteremo la G.U.
  5. Si apre la possibilità all’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) di potersi avvalere dei servizi forniti da società in house. Mossa furba e anche quasi scontata, si creerà di certo qualche polemica ma i posti di lavoro causa Reddito di Cittadinanza da qualche parte devono anche uscire.

Questioni un po’ spinose

  1. Viene definita la modalità di ingresso del Ministero dell’Economia e delle Finanze nel capitale sociale della newco “Nuova Alitalia“. Aspetteremo con ansia.
  2. Semplificano gli adempimenti per la gestione degli enti del terzo settore nonché i processi di programmazione, vigilanza e attuazione degli interventi finanziati dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC). Ho copiato direttamente dal comunicato stampa. Troppo vago per poter commentare, ma siamo sempre lieti di avere semplificazioni.
  3. Vengono rideterminati i vitalizi regionali. Speriamo in meglio.
  4. Nel testo crescita si interviene anche sulla “gestione commissariale” per il piano di rientro dal debito di Roma. A quanto pare il commissariamento non è poi così un miraggio.
  5. Vengono istituiti i requisiti per l’accesso al Fondo indennizzo risparmiatori (FIR). Sul sito del MEF si possono trovare tutti i dettagli, ma un buon risultato è che scatteranno in automatico per il 90% della platea.

Trattati internazionali

Direttamente dal comunicato stampa:

  1. Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dello Stato plurinazionale di Bolivia, fatto a La Paz il 3 marzo 2010;
  2. Accordo sulla cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica dell’Unione del Myanmar, fatto a Naypyitaw il 6 aprile 2016;
  3. Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Costa Rica, fatto a Roma il 27 maggio 2016;
  4. Convenzione del Consiglio d’Europa su un approccio integrato in materia di sicurezza fisica, sicurezza pubblica e assistenza alle partite di calcio ed altri eventi sportivi, fatta a Saint Denis il 3 luglio 2016;
  5. Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica tunisina in materia di trasporto internazionale su strada di persone e merci, fatto a Roma il 9 febbraio 2017;
  6. Protocollo emendativo dell’Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica di Armenia sull’autotrasporto internazionale di passeggeri e di merci, firmato il 7 agosto 1999, fatto a Jerevan il 31 luglio 2018.

Programma statistico nazionale

Questa sezione è abbastanza interessante. Viene normato finalmente un programma per le statistiche che esiste come decreto legislativo dal lontano 1989 ma mai messo veramente in atto. Ci sono 5 aree di lavoro:
1.Statistiche da indagine (Sdi),
2.Statistiche da fonti amministrative organizzate (Sda);
3.Statistiche derivate o rielaborazioni (Sde);
4.Sistema informativo statistico (Sis);
5.Studio Progettuale (Stu).

Tutte queste sezioni verranno dunque controllate dal Governo, data la delibera del CIPE, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, che controllerà i lavori dell’ISTAT.

Per approfondimenti:

IPSOA

GOVERNO