“Queste operazioni si possono fare e portano benefici a entrambi i paesi”. Così si è espresso il presidente di FCA, John Elkann, al termine di un evento alla Bocconi. Il piano degli Agnelli è di ripetere con la Renault quanto fatto dieci anni fa con la Chrysler. Questa ha convinto la FCA ha corteggiare la casa francese.
La proposta arrivata ai vertici francesi consiste in una fusione dei due gruppi automobilistici, al fine di creare un gigante che si piazzerebbe al vertice del settore. Parte di questo piano prevede anche un rafforzamento dell’alleanza con Nissan e Mitsubishi. La nuova società frutto della fusione tra FCA e Renault, sarebbe posto sotto il controllo di una holding con sede nei Paesi Bassi. Gli azionisti delle due società riceverebbero (secondo quanto proposto) delle quote azionarie pari a quelle da loro possedute nei due gruppi esistenti.
Nel comunicato della FCA, viene evidenziato che il c.d.a. della nuova società sarà composto inizialmente composto da undici consiglieri indipendenti, quattro a testa per FCA e Renault e uno per la Nissan. Il doppio voto in consiglio non sarà trasferito dalla vecchia società alla nuova ma una volta finalizzata l’operazione, gli azionisti potranno acquisire loyalty voting rights. La nuova società sarà quotata a Milano, Parigi e a New York.
Una fusione FCA-Renault, darebbe vita a un gruppo da 33 miliardi di Euro che si posizionerebbe subito alle calcagna della Volkswagen. A subire maggiormente l’arrivo del nuovo player, sarebbe la General Motors. Il nuovo gruppo avrebbe un quantitativo di vendite superiore a quello dei cugini americani e questo sarebbe solo l’inizio se in futuro anche Nissan e Mitsubishi si unissero nella fusione.
Sono circolate diverse cifre della potenziale FCA-Renault, vediamone qualcuna
Inoltre, la nuova “creatura” coprirebbe settori che per un motivo o per l’altro non sono accessibili a una delle due parti coinvolte: