Gli elevati investimenti e l’aumento dei costi hanno portato il bilancio della Juventus al 30 Giugno in rosso (-39,9 milioni) per il secondo anno consecutivo. Inoltre, i debiti finanziari netti sono aumentati del 50%, raggiungendo quota 463,5 milioni. Preso atto della situazione “deficitaria” in cui si trova la società, il CDA ha proposto agli azionisti un “Piano di Sviluppo” consistente in un aumento di capitale a pagamento fino a 300 milioni.
I ricavi operativi che la società presenta,in sede di approvazione del bilancio, ammontano a 464,27 milioni, in crescita rispetto ai 402,3 milioni dell’esercizio precedente (+ 15,4 %).
Occorre far presente, inoltre, che nei ricavi operativi di una società sportiva non è incluso il c.d. “Player trading”, ovvero il risultato della gestione della rosa dei calciatori. Questo risultato è ottenuto dalla differenza tra ricavi rappresentati da plusvalenze di cessione e i ricavi derivanti da prestiti e i costi a cui fanno capo le minusvalenze da cessione, i costi dei prestiti e l’ammortamento dei calciatori.
In definitiva, se si tiene conto sia dei ricavi operativi, sia del Player Trading, i ricavi complessivi della Juventus ammontano a 621,46 milioni, rispetto ai 504,67 milioni dell’anno precedente.
Se i ricavi operativi e complessivi hanno conseguito un aumento, perchè la società presenta da due anni una perdita in bilancio?
Una delle maggiori cause attiene all’aumento dei costi caratteristici, ritenuti indispensabili per la quantificazione dell’EBITDA calcolato al loro del Player Trading. In particolare, l’aumento dei costi caratteristici è rappresentato dal costo del personale, il quale è aumentato da 259 a 327,75 milioni.
Presentare un elevato EBITDA al lordo del Player Trading, ti consente di non rischiare di andare in perdita nel caso di mancate qualificazioni europee, e quindi calo dei diritti TV e sponsorizzazioni, o di dover per forza vendere i giocatori più appetibili.
È il secondo bilancio consecutivo in rosso, dopo tre di fila chiusi con un utile. Va in archivio così la prima stagione con Cristiano Ronaldo in bianconero. Dal quadro presentato, l’incremento dei ricavi non è bastato a coprire l’esplosione dei costi dovuta all’ingaggio del fuoriclasse portoghese. Infatti, l’onere è rappresentato da 115 milioni per il costo del cartellino (da ammortizzare in quattro anni), più un esborso di circa 60 milioni all’anno per lo stipendio.