Deutsche Bank, uno dei principali gruppi finanziari mondiali, è finalmente in ripresa: la banca tedesca ha subito un rialzo di oltre il 13% in borsa, chiudendo la prima settimana di febbraio a 9.530 euro per azione. L’euforia che circonda il colosso con sede a Francoforte è aumentata dopo la dichiarazione di Capital Group, fondo di investimenti americano, il quale ha annunciato l’acquisto di una quota rilevante della società.
Capital Group è un istituto finanziario con sede a Los Angeles e gestisce un ammontare complessivo di assets valutato quasi 2000 miliardi di dollari. Esso ha confermato l’acquisto del 3.1% del capitale di Deutsche Bank, per un valore di circa 500 milioni di euro, diventandone il quinto azionista di maggioranza, dietro in classifica a BlackRock, Hudson Executive Capital, HNA Group e alla famiglia reale del Qatar.
L’istituto tedesco spera di aver terminato un periodo negativo, iniziato nel 2007, quando un’azione era ancora quotata quasi 100 euro. Dal 2008 fino ad oggi, il prezzo di una frazione di capitale è oscillato tra i 25 e i 5.883 euro, minimi storici toccati proprio durante lo scorso anno. Dal 2015 al 2019, escludendo il 2018, la banca ha assistito ad un susseguirsi di bilanci in rosso. Difatti, nell’anno appena concluso, la società ha registrato una perdita netta di 5.27 miliardi.
Per risolvere questa situazione di emergenza, nel luglio del 2019 è stato varato un piano di ristrutturazione. Esso prevede un taglio di 18 mila dipendenti entro il 2022, un ridimensionamento dell’investment banking, in modo da ripristinare la redditività, e la creazione di una bad bank in cui trasferire le attività dannose per un valore totale di 74 miliardi di euro. I costi di intervento sono stimati a 7.4 miliardi, tuttavia, secondo lo Chief Financial Officer James von Moltke, l’amministrazione Deutsche Bank ha prefissato lo scopo di tornare profittevole sulla base dei flussi antecedenti le imposte nel 2020. Quella della ristrutturazione interna è stata probabilmente una mossa giocata anche al fine di rendere più appetibile l’istituto di Francoforte agli investitori, in questo caso al fondo americano. In più, Capital Group ha espresso un voto di fiducia al piano di ricostruzione finanziaria.