Questo articolo riprende uno studio de “Il Sole 24 Ore” che ha calcolato esattamente quanto debito pubblico pesa su ognuno di noi.
Il debito pubblico è, ormai, la nostra condanna. Per colpa di chi? Ebbene, si possono evidenziare 4 boom del debito pubblico, l’ultimo dura da più di 20 anni. I primi 3 boom del debito pubblico, sono accomunati dal fatto che il nostro bel paese sia riuscito, anche in breve tempo, a riassorbirlo. Parliamo di boom che hanno origine ancor prima della nascita della Repubblica: il primo, infatti, risale al 1897 quando si raggiunse il 117% del Pil ( un sogno, per i nostri tempi ora). Le altre due esplosioni del debito pubblico, si ebbero a seguito dei due conflitti mondiali: in particolare, nel primo dopoguerra, la cancellazione dei debiti di guerra ci venne particolarmente incontro andando ad abbattere la percentuale del 160% debito/Pil che avevamo raggiunto.
Si può indicare il 1981 come l’anno che segna la nostra attuale condanna: in quell’anno, il presidente degli Usa, Reagan, dichiara guerra all’inflazione con l’aiuto del Governatore della Fed, Volcker. Bankitalia, segue la stretta sui tassi della Fed ma subito dopo divorzia dal Tesoro. Piccola “curiosità”: in questi anni, lo spread raggiunge il record di 1175 punti base. Tra gli anni ’80 e ’90 esplode il debito, con la complicità di “politicanti” poco accorti ed ora eccoci qui, a pagarne ancora le conseguenze. Ma quanto pesa il debito pubblico sui nuovi nati? E quanto su di noi? E quanto su chi, questo debito, l’ha creato?
L’Ufficio de Il Sole 24 Ore parte dall’analisi del debito, facendo alcuni passaggi: innanzitutto si calcola il debito in milioni a prezzi correnti, in riferimento al 2017. Si calcola, poi, il debito generato ogni anno a partire dal ’46. Si somma il debito medio agli interessi sul debito futuro, ipotizzando un tasso di interesse allo 0,71% ( rendimento medio titoli emessi – media indice prezzi al consumo). Infine, si considera il numero di residenti e di persone in vita anno per anno dal ’46 al 2018 ( anno dello studio).
Il grafico parla chiaro: la Repubblica nasce portando con sè un debito pro-capite di circa 100€, fino ad arrivare ai 953€ causati dagli shock petroliferi. Il massimo lo abbiamo nel 1994, dove arriviamo a 2120€. Degno di nota, anche il 2002, dove riusciamo a tenerci in negativo, giungendo al minimo storico.
Concludendo, come calcoliamo il debito che abbiamo sulle spalle in base al nostro anno di nascita? Ebbene, sempre il Sole 24 Ore, mette a disposizione un calcolatore. Possiamo “divertirci” a modificare i parametri e calcolare esattamente quello che al 2019 era la nostra quota di debito. Per un nato nel 1994, anno del massimo debito pro capite cumulato nell’anno, al 2019 risulta un debito di 12.834€ da sommare ai “soli” 22.024€ di interessi sul debito. La conclusione amara, che se ne trae, è che ovviamente questo debito ricade maggiormente sulle spalle di chi, in quegli anni, non era nemmeno un’idea: i nati nel 2017 hanno già un debito di circa 60mila euro, rispetto ai 40mila di chi, quel debito, ha contribuito a crearlo.