Coronavirus negli USA: i dati sulla disoccupazione non mentono
I primi effetti economici del covid-19 si iniziano a vedere anche negli Stati Uniti e sono da subito pesanti. Le richieste di sussidi di disoccupazione, che negli USA vengono pubblicate settimanalmente, hanno mostrato una marcata variazione.
Sussidi di disoccupazione negli USA: si può parlare di boom?
L’entità della devastazione economica provocata dalla pandemia di coronavirus è stata messa a nudo quando il governo degli Stati Uniti ha riportato un aumento senza precedenti del numero di persone in cerca di sussidi di disoccupazione.
Le cifre
Nella settimana terminata il 21 marzo un totale di 3,28 milioni di persone hanno presentato domanda per i sussidi di disoccupazione, minando i precedenti massimi nei rapporti del Dipartimento del Lavoro che vengono pubblicati dal 1967.
Due settimana fa, prima che le chiusure delle imprese si estendessero in vaste aree del paese, il numero era di 211.000, vicino si punti di minimo nell’ultimo mezzo secolo.
Nel grafico sottostante prodotto da FRED è possibile fare un confronto più rapido tra ciò che è successo nella crisi del 2008-2009 e ciò che sta succedendo ora.
Localizzazione delle richieste
I reclami sono aumentati in tutti e 50 gli stati.
Nel dettaglio i valori riportati sono:
- La Pennsylvania ha riportato il maggior numero di richieste, con una stima di 378.900
- Le richieste della California sono aumentate di 129.200 unità arrivando a 186.800
- Nello stato di New York, dove si trova circa la metà di tutti i casi di coronavirus noti negli Stati Uniti, le richieste sono aumentate da 66.000 a 80.300
- Le richieste dell’Ohio sono salite a circa 187.800
- Le richieste dell’Illinois sono salite a 114.700
- Le richieste della Florida sono salite a 74.000
- Le richieste del Michigan sono salite a 129.300