La decisione della FED di acquistare titoli spazzatura
Negli ultimi giorni si è sentito tanto dire che la FED sta comprando junk bond, cioè obbligazioni di società ad alto rischio e alto rendimento (tra cui figurano ad esempio bond emessi da Ford Motor Company e Delta Airlines).
Gli strumenti nello specifico:
Il 23 marzo la FED annuncia che coordinando 2 strumenti darà supporto alle aziende che si finanziano con obbligazioni ad alto tasso:
- PMCCF con cui acquisterà corporate bond sul mercato primario;
- SMCCF con cui sul mercato secondario acquisterà sia corporate bond già emessi da aziende che sono state declassate, nello specifico i titoli fall angels emessi cioè da aziende che hanno subito declassamenti recenti riconducibili alla crisi economica conseguita alla pandemia, sia Exchange Traded Fund (Fondi di investimento quotati in borsa e a gestione passiva) High Yield, quelli cioè che contengono titoli ad alto rischio (junk bond) non solo di fall angels ma anche di aziende che avevano precedentemente rating basso.
A questi si aggiunge il fondo TALF, finalizzato a supportare prestiti ai consumatori.
A quanto ammontano gli stanziamenti?
Il piano iniziale prevedeva uno stanziamento pari a 100 miliardi di dollari, e il 9 aprile la FED ha annunciato l’espansione fino a un totale di 850 miliardi con 85 miliardi destinati a coprire le eventuali perdite grazie all’autorizzazione del Governo USA e, cosa più importante, l’estensione dell’acquisto dei corporate bond a titoli con rating doppia B.
Il “veicolo”: Commercial Paper Funding Facility (CPFF)
Per queste operazioni la FED utilizzerà uno strumento creato per far fronte alla crisi del 2008, il CPFF, che fornisce liquidità acquistando titoli di debito dalle società emittenti di “commercial paper” che, in cambio, devono “pagare” una fee di 10 punti base (cioè 0,1%) sull’importo massimo di obbligazioni che la FED può ottenere tramite lo strumento (e non su quelle che realmente ottiene).
La scadenza dei bond acquistati deve essere inferiore o uguale ai 4 anni.
Qual è l’obiettivo perseguito dalla FED?
Finanziando le imprese che hanno subito un declassamento nell’ultimo periodo, le aiuta a sostenere quelle spese che altrimenti sarebbero incapaci di sostenere in quanto hanno bloccato la produzione o hanno comunque subito una diminuzione della domanda che ha inciso sui loro flussi di cassa. Senza questo piano della FED, queste imprese andrebbero incontro a un fallimento immediato, danneggiando così il settore produttivo ma anche i lavoratori, e soprattutto questi vanno tutelati considerando gli effetti sulla disoccupazione scaturiti dalla crisi da COVID19.
In più, acquistandoli dal mercato secondario, gli investitori sposteranno quegli investimenti in titoli più sicuri.
Altre fonti:
https://www.youtube.com/watch?v=-EUY0BPoEYA
https://www.youtube.com/watch?v=9iKLpbMk5Ko
https://www.brookings.edu/research/fed-response-to-covid19/