La BCE acquisterà titoli spazzatura
Il 22 Aprile è stata pubblicata una nota dalla BCE che annuncia che si prenderanno provvedimenti per limitare gli effetti del possibile declassamento conseguente all’attuale crisi.
Le misure saranno istantanee e dureranno fino a Settembre 2021, quando inizierà il terzo programma di Operazioni mirate di rifinanziamento (TLTRO).
Cosa prevede il provvedimento?
Nello specifico, anche in caso di declassamento recente la BCE continuerà ad acquistare titoli che al 7 Aprile 2020 erano in grado di soddisfare i requisiti minimi di rating, cioè pari o superiore a BBB- , se continuano ad essere, dopo l’eventuale downgrade, pari o superiori ad un rating BB.
Questa misura è applicabile solo se i titoli rispettano gli altri criteri, comprendendo anche future emissioni di emittenti che rientrano nei criteri di rating attuale.
Per quanto riguarda i titoli Asset-Backed Security, sono compresi solo se rimangono entro il rating CQS4 (che corrisponde a BB+) mentre restano esclusi i titoli non negoziabili.
Qual è lo scopo?
Con questa scelta non si escludono dal pacchetto di misure emanato per far fronte alla crisi i titoli e gli emittenti che erano Investment Grade e si vedono declassare il rating in questi giorni, l’esclusione potrebbe portare ad una improvvisa carenza di garanzie, che è la base necessaria alle banche per fornire finanziamenti a imprese e famiglie portando la crisi a creare un circolo vizioso.
Cosa significa per l’Italia?
Mentre gli Stati con rating alto (A o superiore) come Germania, Olanda, Francia o Belgio non devono preoccuparsi, Stati come l’Italia o Portogallo potrebbero ricavare un grosso vantaggio in quanto c’è molta più probabilità per noi di un declassamento a BB che ci vedrebbe, senza questo provvedimento, esclusi dalle operazioni di acquisto della BCE, a maggior ragione se si pensa che Fitch prevede un calo dell’8% del nostro PIL e Venerdì 24 S&P pubblicherà la nuova revisione sul rating dell’Italia.