Home » Economia » Il grande economista Alberto Alesina è morto

Il grande economista Alberto Alesina è morto

L’Economista italiano Alberto Alesina è morto il 23 maggio colpito da un attacco cardiaco mentre faceva hiking – una forma di trekking – in montagna negli Stati Uniti. Aveva appena compiuto 63 anni.

Chi era Alberto Alesina?

Alberto Alesina è nato il 29 aprile 1957 a Broni, Lombardia. Dopo aver ottenuto il diploma al liceo classico Giovanni Berchet di Milano, frequenta il DES (Discipline Economiche e Sociali) all’Università Bocconi di Milano nel 1976 laureandosi nel 1981. Nel 1986 consegue il PhD in economics presso l’università di Harvard dove poi è rimasto e ha costruito la sua carriera fino a diventare il direttore del dipartimento economico, dal 2003 al 2006.

I lavori con Giavazzi

L’economista era diventato molto famoso negli anni, oltre per le ospitate televisive, per i lavori scritti a 4 mani con l’economista italiano Francesco Giavazzi. I due erano diventati praticamente un team.

Nel 2006 la coppia pubblica “Goodbye Europa“, dedicato ad illustrare i problemi attuali dell’integrazione europea ed un loro possibile contenimento o soluzione.

Nel 2007 pubblicano “Il liberismo è di sinistra” un saggio nel quale vengono descritte le riforme liberali che dovrebbero essere attuate in Italia. Il titolo è in realtà una provocazione che intende spiegare come le vere riforme liberiste, se scritte ed attuate bene, possano risollevare lo status di quelle categorie sociali più deboli meglio di quanto possa fare l’assistenzialismo ed il collettivismo.

Nel 2019 scrissero il libro “Austerità, quando funziona e quando no“, scritto anche con Carlo Favero, Il libro nei giorni scorsi ha ricevuto il prestigioso Premio Hayek.

La coppia ha pubblicato vari editoriale sul Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24 Ore e sulla rivista specialista Lavoce.info.

L’austerità espansiva

Nel 2009, insieme a Silvia Ardagna, Alesina ha pubblicato «Large Changes in Fiscal Policy: Taxes Versus Spending», un lavoro accademico molto citato, e molto influente, con cui gli autori intendevano mostrare come misure di austerità e di rigore non danneggino le economie, ma, anzi, al contrario, aiutino la ripresa economica (cosiddetta “austerità espansiva“). 

Secondo il premio Nobel Paul Krugman l’articolo fu così influente da modificare l’opinione dei policy maker, specialmente in Europa.

Il lavoro fu poi ampiamente criticato dall’economista francese Olivier Blanchard  che mostrò come lo studio fosse viziato da una grossolana sottostima, pari a una unità, dei moltiplicatori usati nell’analisi. 

La Gender Taxation

Ha più recentemente scritto, assieme ad Andrea Ichino, un articolo che ha fatto scalpore per la proposta di tassare le donne in modo minore rispetto agli uomini (Gender Based Taxation). Questo provvedimento non avrebbe costi sulle casse dello stato e, secondo gli autori, dovrebbe contribuire al raggiungimento delle pari opportunità tra uomo e donna. 

L’H-index

Secondo la banca dati scopus Alberto Alesina avrebbe un h-index (indicatore della qualità della ricerca) pari a 67 (il più alto per gli economisti italiani). Secondo altre fonti il suo h-index sarebbe di 91.

I contributi alla teoria economica

I lavori di Alberto Alesina sono così importanti e influenti da meritare decine di articoli ma per un breve riassunto rimando a questo articolo scritto veramente bene.