Nella riunione della Banca Centrale americana, sono state prese decisioni di continuità con quanto già deciso nelle scorse settimane. Inoltre Powell ha sbugiardato i mercati, rivelando l’immenso gap tra economia reale e Wall Street.
Come si legge nel documento rilasciato a valle dell’assemblea, la Fed si impegnerà a sostenere l’economia nei seguenti modi:
Gli obiettivi del FOMC sono quelli fissati all’inizio della crisi a causa della pandemia. Basta guardare il dato sui disoccupati USA degli ultimi periodi e quello sulle richieste di sussidio per rendersi conto dell’andamento dell’economia reale:
La Fed fotografa la situazione con dei dati. l Pil Usa registrerà un diminuzione del 6.5% nel 2020, aumenterà fino al 5% l’anno prossimo e si stabilizzerà al 3.5% nel 2022. Il tasso di disoccupazione seguirà una parabola decrescente, passando dal 9.30% di quest’anno al 5.5% nel 2022. Per quanto riguarda l’inflazione, per l’anno corrente è attesa allo 0.8%, mentre nel 2022 si dovrebbe registrare un aumento fino al 1.7%.
Per stabilizzare questa situazione di stagnazione dunque, la banca centrale ha deciso di varare le misure sopracitate in modo tale da
supportare il flusso di credito a famiglie ed imprese
Dal reale all’immaginario. E’ lo stesso Powell a frenare l’entusiasmo dei mercati, affermando che la ripresa sarà più lenta contrariamente a quanto pensi Wall Street. Eppure, nonostante gli avvertimenti e il relativamente poco entusiasmante resoconto del FOMC, il mercato azionario sembra fare orecchie da mercante. Proprio nella sessione di ieri infatti, il Nasdaq ha registrato livelli storici, sopra i 10000:
Cosa aspettarsi nei mesi successivi? Wall Street continuerà su una strada diversa rispetto l’economia reale o il raggiungimento di un massimo storico porterà ad un forte ritracciamento?