È arrivato il comunicato ufficiale: Campari trasferirà la sede legale in Olanda, come annunciato da Lagfin S.C.A, maggior azionista del gruppo.
Sono 30 milioni le azioni recedute acquisite da Lagfin, al costo di 8,376 l’una, con l’esercizio del diritto di prelazione. Saranno acquistate ulteriori azioni recedute per un totale di 1,7 milioni al costo di 8 euro ad azione.
Con questi, Lagfin acquisirà il 54% del capitale sociale e diritti di voto per il 67,1% grazie alla maggiorazione.
Di recente si è sentito parlare di Olanda dal punto di vista fiscale anche perchè in Italia siamo abituati a vedere aziende spostarsi li, i motivi però non sono riconducibili ad una semplice tassazione inferiore.
Come avevamo già detto in un altro articolo, forse l’unico vantaggio fiscale tangibile è dato dall’esenzione sui profitti da partecipazioni, ciò che spinge le grandi imprese a fare queste operazioni è riconducibile a due fattori: efficienza ed ambiente.
Come si vede nella tabella sotto, presa da un video del canale Liberioltre, l’Olanda si posiziona meglio per efficienza: a dirlo sono indicatori su competitività e facilità nel fare impresa, oltre a tempi più snelli per la giustizia.
Dal punto di vista economico, l’Olanda rappresenta un ambiente più sviluppato e virtuoso, ecco tre indicatori:
(Dati riferiti all’anno 2019)
Un grande vantaggio che spinge Campari e altre imprese, come ad esempio FCA, a spostare la sede legale in Olanda è il sistema del voto multiplo garantito nelle società dal diritto olandese che garantisce stabilità nell’azionariato. Esso consiste nell’assegnare, proporzionalmente 2, 5 e 10 voti in assemblea ai detentori delle azioni per 2,5 e 10 anni. Ovviamente ciò permette delibere più snelle perchè facilita il raggiungimento del quorum, ed è uno degli aspetti principali da considerare nelle cause della tendenza a trasferirsi nei Paesi Bassi.