Mercati Finanziari

L’importanza delle banche nel sistema economico

Articolo di Riccardo Gerratana

Tendenzialmente, a parlar bene delle banche in pubblico si rischia il linciaggio. Nell’opinione pubblica la banca è un luogo oscuro, macabro e cattivo. Ciò che si tende a dimenticare è che a differenza di tutte le altre imprese (perché anche la banca è impresa, seppur con delle peculiari caratteristiche), la banca svolge un ruolo determinante per lo sviluppo economico di un Paese, sia che questo cresca, sia che questo decresca.

Ma perché le banche sono così importanti?

Esse svolgono un ruolo di intermediazione, che è fondamentale allo sviluppo di un Paese, ovvero quello di veicolare risorse finanziarie da entità che ne presentano un surplus (tipicamente le famiglie, che accumulano risorse finanziarie risparmiando) a entità in deficit (tipicamente le imprese, per la loro naturale necessità di effettuare investimenti).

Separazione tra banche commerciali e banche di investimento

Tale intermediazione avviene tipicamente attraverso, da un lato, la raccolta effettuata presso famiglie e imprese tramite depositi (basti pensare al conto corrente che ognuno di noi detiene presso una banca; questo rappresenta per la banca una forma di raccolta del risparmio), e, dall’altro, l’erogazione del credito all’economia, tipicamente attraverso “prestiti”, con scadenze a medio-lungo termine. Pertanto, una banca raccoglie a breve e impiega a medio/lungo termine. I depositanti possono utilizzare le somme depositate, in caso di depositi a vista, in qualunque momento (o con un breve preavviso), per cui la banca potrebbe facilmente ritrovarsi a fronteggiare delle uscite di denaro imminenti (prelievi da conto corrente tramite bancomat o fisicamente allo sportello) a cui deve necessariamente adempiere. Tuttavia, le risorse raccolte dalla banca sono impiegate per incrementare la propria “offerta di credito” all’economia, attraverso operazioni di finanziamento (mutui, credito al consumo, affidamenti, eccetera), che hanno scadenze predefinite e tipicamente più a lungo termine. Tale disallineamento tra scadenze del passivo (depositi) e dell’attivo (prestiti), che nel gergo viene definito maturity mismatch, espone la banca ad un rischio fondamentale nell’ambito dell’intermediazione finanziaria, il rischio di liquidità, ovvero il rischio di non essere in grado di far fronte ai propri impegni di pagamento nei tempi e nelle modalità stabilite. È facile immaginare quali possano essere le conseguenze di un mancato adempimento da parte della banca alla richiesta di rimborso da parte dei depositanti (immaginiamo di recarci a prelevare dal nostro c/c e non riuscire a ottenere quanto richiesto in quanto la banca non dispone di sufficienti risorse finanziarie liquide, si scatenerebbe il panico).

Ciò ci fa capire quanto sia difficile, e al tempo stesso necessario, per la banca gestire tale rischio, per fare in modo, da un lato, di erogare credito all’economia e, dall’altro, di garantire ai propri depositanti la disponibilità delle risorse finanziarie che questi le hanno affidato.

Le banche contribuiscono a migliorare l’efficienza del sistema economico. In che modo?

Una funzione rilevante attraverso cui ciò avviene è quella che riguarda il cosiddetto “principio del moltiplicatore dei depositi”, attraverso cui una banca, con il medesimo ammontare di denaro, riesce a soddisfare le esigenze di molteplici affidati, il tutto basandosi su una semplice ipotesi di buon senso, ovvero che non tutti i depositanti richiederanno tutte le loro risorse in un breve intervallo temporale, perché se ciò avvenisse essa si ritroverebbe esposta al rischio di liquidità. Attraverso tale operatività la banca contribuisce alla “creazione di moneta” (anche se sarebbe meglio dire prestito di moneta), amplificandone i benefici, e consentendo una efficace trasmissione delle scelte di politica monetaria tempo per tempo definite dalla Banca Centrale.

Il palazzo della BCE a Francoforte

Ma non è finita; attraverso l’offerta di strumenti e servizi di pagamento che incentivano l’utilizzo di monete alternative al contante, le banche contribuiscono alla riduzione dell’uso dello stesso che, se mosso in grandi quantità potrebbe celare un uso di derivazione illecita, derivante da evasione, riciclaggio, terrorismo eccetera. Proprio per questo le banche sono anche soggette a stringenti vincoli, regole e adempimenti in materia di segnalazione di operazioni sospette dal punto di vista del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo.

In definitiva…

Quando parliamo di banche non dimentichiamoci che la loro funzione è fondamentale per lo sviluppo economico, e che anche loro sono imprese il cui obiettivo è generare un profitto per coprire i costi e remunerare gli azionisti. Senza le banche, per famiglie e piccole imprese, risulterebbe inoltre molto difficile, se non impossibile, attingere risorse nel mercato dei capitali, datene la complessità e le difficoltà di accesso.

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Redazione