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Dl Agosto, iniziano i lavori: Cosa aspettarsi?

Inizia la settimana rovente che porterà alla stesura del dl Agosto. Con la votazione del parlamento che ha autorizzato lo scostamento di 25 miliardi, è entrata nel vivo la discussione, all’interno della maggioranza, sulle le prossime mosse per usare questi denari. Gli interventi verranno inseriti all’interno del dl Agosto, di cui una bozza sarà in gazzetta già questa settimana secondo le parole del premier. Tuttavia una prima versione era già circolata nei giorni precedenti e contiene numerosi spunti che sicuramente detteranno il cammino dei lavori per giungere al decreto finale.

Lavoro: la cassa integrazione

La parte che presenta più nodi da sciogliere è quella riguardante il lavoro e tutti gli strumenti che ruotano intorno ad esso. In particolar modo si discute sella cassa integrazione. Il ministro del lavoro, Nunzia Catalfo, sulle misure utilizzate dal governo nei periodi più bui della crisi sanitaria, afferma:

Con le misure in atto, soprattutto la Cassa integrazione, abbiamo evitato che la disoccupazione salisse oltre l’8,8%. La banca centrale europea ha detto che senza misure la disoccupazione sarebbe arrivata al 25%, la spagna è al 15,3%

Quello che emerge dalle parole del ministro è che il governo ha lavorato bene fino a questo momento, cercando di tutelare maggiormente il lavoro dipendente ed evitare, come molti economisti e analisti prospettano, un nuovo “autunno caldo“, con tensioni sociali dipendenti da una disoccupazione cavalcante.

Le critiche

Le critiche mosse alla misura della Cassa integrazione riguardano le condizioni per poterla ottenere. Come riporta il Sole 24 Ore infatti:

Possono usare la cig senza oneri le imprese che hanno registrato un calo del 20% nel fatturato del primo semestre del 2020 rispetto a quello del 2019

Con queste condizioni si rischia di danneggiare le imprese che avevano degli ordini da evadere che hanno aumentato il fatturato. Quest’ultime potrebbero trovarsi in difficoltà a causa della stagnazione economica mondiale dei prossimi mesi. Bisogna dunque rivedere i criteri e implementare gli strumenti già esistenti con nuove condizionalità. Più radicale Maurizio Stirpe, vicedirettore di Confindustria per le relazioni industriali, che in un intervista sempre al Sole 24 Ore ha dichiarato:

la bozza circolata del dl agosto non è la risposta ai problemi che i lavoratori e le imprese dovranno affrontare nei prossimi mesi. Il blocco dei licenziamenti deve essere accompagnato da una cig senza condizionalità

Il blocco ai licenziamenti

All’interno della bozza si parla altresì del blocco licenziamenti. In questo senso, l’articolo del Sole riporta:

provoca forti dubbi l’ipotesi della proroga fino a fine anno del blocco dei licenziamenti, iniziato il 27 marzo con scadenza il 17 agosto

In Italia questa misura, forse in modo più determinante della Cig, ha permesso di mantenere un tasso di disoccupazione sopportabile. Si tratta infatti di uno strumento che in altri paesi, come Germania e Francia, viene utilizzato solo per le imprese che hanno contributi pubblici. Le critiche a questo strumento sono dovute alle poche esenzioni del divieto. Si può licenziare solo nel caso in cui l’azienda dichiara fallimento. Molto critico su questo aspetto, sempre sul Sole, Arturo Maresca, il quale scomoda addirittura la Costituzione:

Non viene assicurato un bilanciamento tra i bisogni dell’azienda e l’articolo 41 della costituzione

che, per completezza, viene riportato di seguito:

L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

In sostanza, il professore dell’università la Sapienza, sostiene che bisogna rispettare il principio che l’iniziativa imprenditoriale è libera e scevra da qualsiasi blocco e divieto, soprattutto se questi ultimi non vengono bilanciati con altri aiuti al sostegno dell’offerta e del tessuto imprenditoriale in generale.

Rilanciare la domanda

Le aziende producono ma producono per il magazzino“. Esordisce così il titolare del MISE Stefano Patuanelli, il quale continua dicendo che è necessario una forte misura per il rilancio della domanda. Parole veritiere in quanto i dati dicono che la produzione industriale nel mese di Luglio è rimbalzata con decisione, registrando un +7,2%. L’idea per rilanciare la domanda è quella di detassare i pagamenti fino a 5 mila euro però non per tutti e tutto. Bisogna concentrare gli aiuti ai settori in difficoltà, come ristorazione, elettrodomestici e abbigliamento. Si pensa di investire almeno un miliardo dalle risorse liberate con lo scostamento. La forza del provvedimento dipenderà soprattutto dai requisiti e dalla platea dei beneficiari.

A questa misura si accompagna la lotta al contante: il bonus sarà legato in modo inscindibile al pagamento elettronico, per combattere l’evasione fiscale.

Reddito di emergenza e automotive

Per quanto riguarda le fasce medio-basse,

si sta lavorando ad una riapertura dei termini del reddito di emergenza

Le risorse per questa misura potrebbero giungere da quelle stanziate a Maggio, inutilizzate per la maggior parte.

Non finisce dunque la stagione dell’assistenzialismo, dopo l’economia di guerra che è stata portata avanti nei mesi precedenti. E’ l’ennesima volta che ai lavoratori viene dato il pesce e non la canna da pesca? O si tratta di una misura essenziale per far ripartire gradualmente i consumi e dare sostegno ai lavoratori che hanno perso il lavoro o che hanno un reddito medio-basso?

Un settore sul quale la crisi si è abbattuta in modo tragico è il mercato dell’auto. Per rilanciare la domanda in questa direzione, è allo studio un bonus green che avrebbe due conseguenze: rinnovare il parco auto italiano e spingere la domanda verso auto a basse emissioni inquinanti. Le risorse destinate a tale ambito sono molto esigue, si pensa di 400 o 500 milioni. Le imprese sono pronte ad offrire un prodotto con le caratteristiche richieste? le risorse sono sufficienti per supportare quella che dovrebbe essere una riforma strutturale del “sistema dei mezzi di trasporto” italiano?

Tasse

Sul fronte fiscale, tiene banco il M5S, che chiede lo stop dei pagamenti all’agenzia delle entrate fino a fine anno. Più realisticamente si pensa ad una proroga fino al primo di Novembre.

Il Sole riporta che

3,8 miliardi serviranno per dimezzare il carico delle tasse sospese tra Marzo e Maggio alle partite iva rinviando il resto ai prossimi due anni

Conclusioni

Tutte le indiscrezioni verranno confermate o smentite solo alla pubblicazione del testo in gazzetta, ma il Dl Agosto si configura già da ora come oggetto di critiche e malumori da parte dell’imprenditoria e degli economisti, rivolte al governo giallorosso. Fa da cornice a questa situazione la presentazione, da parte di ogni singolo ministero, dei progetti per le riforme strutturali del paese in modo tale da conquistare il pre finanziamento del Recovery Fund: ci aspettano dunque delle settimane di dibattiti infuocati, delle quali il dl Agosto è solo un piccolo inizio.