Dopo 8 anni l’AS Roma passa da James Pallotta a Dan Friedkin. Nella notte tra il 5 ed il 6 agosto si è sottoscritto l’accordo vincolante per la cessione della partecipazione di controllo della società giallorossa al Gruppo Friedkin.
L’intera operazione si aggira attorno ai 591 milioni di euro, debiti compresi, e dovrebbe concludersi entro la fine di agosto.
Nella nota pubblicata dal club giallorosso si legge che l’azionista di maggioranza della Roma, As Roma Spv Llc, ha sottoscritto «un accordo vincolante di acquisto di azioni con The Friedkin Group, Inc. ai sensi del quale, tra le altre cose, As Roma Spv cederà a Friedkin la sua partecipazione di controllo detenuta nel club e alcune attività correlate, compresi i fondi che ha messo a disposizione del club per supportare la sua prevista capitalizzazione, e Friedkin assumerà alcune passività relative al club».
L’operazione sarà effettuata attraverso una cessione a Friedkin dell’intera quota detenuta da Roma Spv pari all’86,6% del capitale sociale del club, di cui una partecipazione diretta del 3,3% del capitale sociale del club e di una partecipazione indiretta dell’83,3% detenuta da As Roma Spv attraverso la sua controllata Neep Roma Holding S.p.A., per un prezzo di acquisto pari a Euro 0,1165 per azione.
Inoltre, è previsto l’acquisto del capitale sociale di Asr Soccer LP S.r.l e il 100% del capitale azionario di Asr Retail TDV S.p.a. oltre al capitale azionario di Neep.
Dopo il delisting di UBI, il mercato regolamentato si prepara a perdere un altro pezzo pregiato: l’AS Roma. Nonostante le vendite sui titoli della società capitolina, gli operatori rimangono con le antenne dritte verso il prezzo per l’OPA obbligatoria che potrebbe portare al delisting.
Molto sostenuti gli scambi fino a quanto il titolo è stato fermato in volatilità sono passati di mano oltre 5,2 milioni di pezzi, a fronte di una media degli ultimi 30 giorni per l’intera seduta di 1,16 milioni. Le quotazioni stanno pagando l’eliminazione di giovedì sera dalla competizione Europa League. Ma non solo. Stanno pagando soprattutto la cessione di Pallotta al Friedkin Group.
TFG oltre a precisare che l’OPA obbligatoria potrebbe essere funzionale al delisting, ha dichiarato che la decisione finale sarà comunicata in seguito.
La combo: insuccesso sportivo in Europa League ed rischio delisting ha fatto registrare un ribasso teorico pari a -25%. Secondo l’accordo raggiunto tra mercoledì e giovedì per l’acquisizione della squadra, Friedkin ha fissato un prezzo di 0,1165 per le azioni in possesso di James Pallotta. Un prezzo a “sconto” decisamente al di sotto dei livelli a cui viene trattato il titolo dell’AS Roma.
Tutto questo conferma il sospetto di un delisting del titolo.
Secondo il Messaggero, le parti hanno precisato le cifre dell’affare e sono:
– Per l’86.6% del capitale del Club da pagare è pari a Euro 63.414.047, a cui corrisponde un prezzo per singola azione del Club pari a Euro 0,1165 (il “Prezzo per Azione del Club”);
– Le altre partecipazioni societarie detenute direttamente e indirettamente da AS Roma SPV saranno acquistate per 8.486.933 euro;
– Per i finanziamenti-Soci in favore del Club, erogati dal venditore per finanziare l’aumento di capitale in opzione già approvato per massimi Euro 150 milioni, il prezzo è di 111.079.520 euro;
– I finanziamenti-soci erogati in favore di Stadio TdV SpA saranno di 16.019.500 euro;
– il corrispettivo complessivo che l’Acquirente pagherà al venditore in cash è pari a Euro 199 milioni.
Inoltre, si precisa che il periodo interinale decorrente fra la firma dell’accordo e il closing è stato concordato fra le parti per consentire il completamento di tutte le necessarie attività pre-closing. Nessuna condizione di efficacia esterna deve essere soddisfatta prima del closing dell’operazione.
Il deposito a garanzia effettuato da TFG conferma la serietà della sua intenzione di addivenire al closing dell’operazione, e verrà liberato in favore di AS Roma SPV al closing come componente imputabile al prezzo complessivo dell’acquisizione.
TFG precisa altresì che l’OPA obbligatoria potrebbe essere funzionale al delisting del Club. La decisione finale a tale riguardo sarà comunicata con le comunicazioni ex art. 102 del TUF che saranno pubblicate alla data del closing.
Inoltre, TFG intende confermare l’intenzione di supportare le esigenze finanziarie del Club sottoscrivendo una quota del previsto aumento di capitale per un ammontare almeno pari a quello dei finanziamenti-soci erogati al Club. Una volta acquistato il controllo del Club, TFG finalizzerà la tempistica definitiva e l’ammontare complessivo del menzionato aumento di capitale.
AS Roma SPV intende precisare che ha assegnato un enterprise value all’intera operazione di circa Euro 591 milioni, considerati tutti gli assets di AS Roma SPV (incluso il Club) e attribuendo più in particolare al Club una valutazione di circa Euro 549 milioni, così composta:
– un equity value complessivo di Euro 73.264.790 determinato sulla base del Prezzo per Azione del Club per n. 628.882.319 azioni emesse;
– Euro 413.079.520 di indebitamento del Club assunto, inclusi i Finanziamenti-Soci (erogati in favore del Club da AS Roma SPV per Euro 111.079.520) per finanziare l’aumento di capitale in opzione già approvato per massimi Euro 150 milioni; più
– Ipotizzate esigenze di working capital per circa Euro 63 milioni.
Oltre alla Roma, nell’occhio del ciclone ci sarebbe mezza Serie A. Infatti si parla da più di un anno di un probabile cambio di proprietà di numerose società . Insomma, la fine dell’estate sarà decisamente più rovente tra le trattative inerenti ai diritti TV ed eventuali cambi ai vertici delle società.