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Bilancio Juve in profondo rosso anche per il 2021: la crisi legata al Coronavirus si fa sentire

Il comunicato stampa che è stato diffuso dalla Vecchia Signora non sorprende certamente i tanti analisti e addetti ai lavori che hanno avuto modo di approfondire più e più volte la situazione finanziaria delle società di calcio e, in modo particolare, delle principali compagini che militano in Serie A.

Il rosso che colorerà la chiusura del bilancio che chiuderà il 30 giugno del prossimo anno, quindi, non ha colto di sprovvisto proprio nessuno. Se la previsione per il bilancio relativo alla stagione 2020-2021 non è affatto positivo, dalla riunione del CdA della società piemontese sono stati diffusi dati indicativi anche sulla gestione relativa alla stagione che si è conclusa poche settimane or sono.

Le parole di Agnelli e il cambio in panchina

L’addio a Maurizio Sarri peserà certamente per via di un contratto decisamente pesante sulle casse della società. Eppure, gli appassionati di scommesse calcio sono sicuri che la scelta di puntare su Andrea Pirlo per la panchina bianconera non sia affatto un colpo di testa, ma potrebbe essere davvero una mossa geniale. Una decisione, quella presa da Andrea Agnelli, che ha ricevuto un apprezzamento importante, da parte di uno dei migliori dirigenti del calcio italiano degli ultimi decenni, ovvero Ariedo Braida.

In una recentissima intervista che è stata diffusa su L’insider, l’ex dirigente del Milan ha parlato, tra i vari argomenti che sono stati toccati, anche del nuovo mister della Vecchia Signora, sottolineando come Pirlo fosse uno dei pochi calciatori che già quando si muoveva in campo aveva diversi atteggiamenti da allenatore. E poco importa se non sia uno di tante parole: il carisma non si può misurare con un campione del genere. Anche Braida lo sa alla perfezione e sostiene proprio come la sua forza sia rappresentata dalla grande sicurezza che Pirlo pone in ogni cosa che fa.

I dati relativi al bilancio 2020

L’esercizio 2019-2020 è stato particolarmente negativo, chiuso in rosso per 71,4 milioni di euro. I ricavi si sono attestati intorno ai 573 milioni di euro, facendo registrare un calo dell’8% rispetto al precedente esercizio, mentre i costi sono arrivati a toccare i 414 milioni di euro, con un calo pari al 10%.

Il club bianconero ha dovuto fare i conti con una variazione negativa pari a 31,5 milioni di euro, in confronto ad una perdita, nell’esercizio precedente, che si attestava su un tutto sommato accettabile -39,9 milioni di euro.

È abbastanza facile intuire come varie componenti economiche siano state notevolmente condizionate da parte della pandemia da Coronavirus, con il lockdown e le altre misure messe in atto per diminuire il contagio che si sono fatte chiaramente sentire. Infatti, una delle voci che balzano più all’occhio è sicuramente quella relativa ai ricavi operativi, che ammontano a 62,8 milioni di euro, con oneri da gestione riguardanti i diritti dei calciatori che aumentano per 15,6 milioni di euro. Aumentano anche le cifre relative ad ammortamenti e svalutazioni in riferimento ai diritti pluriennali che si riferiscono alle prestazioni dei calciatori, con un +25,8 milioni di euro. Incrementi anche per altri ammortamenti, pari a 5,7 milioni di euro e oneri finanziari netti che sono aumentati di 2,4 milioni di euro.

E il patrimonio netto? Al 30 giugno 2020 è balzato a 257,5 milioni di euro, con un incremento positivo in confronto al saldo che venne fatto registrare il 30 giugno dell’anno scorso. La “responsabilità” è legata all’incremento di capitale portato a termine durante lo scorso mese di gennaio, facendo affluire nelle casse della società circa 298 milioni di euro, al netto ovviamente dei correlati costi.