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Come fare trading ai tempi del Covid

La pandemia in cui è coinvolto anche il nostro Paese non può non avere degli effetti che vanno attentamente analizzati. Si è trattato spesso di cambiare abitudini e di adattarsi a nuove condizioni di vita. Una situazione che tende a perdurare nel tempo, anche perché questo periodo potrebbe essere piuttosto lungo. Gli stessi esperti riferiscono che un ritorno alla normalità non si verificherà prima del 2021. Il cambiamento delle abitudini ha coinvolto la vita quotidiana e molti settori, che hanno subito delle conseguenze anche soprattutto a livello economico. Quindi quel processo di convivenza con il virus che ha occupato gran parte del 2020 proseguirà anche per il prossimo anno, facendo registrare a molti ambiti dei cambiamenti non sottovalutabili. È il caso anche del trading online.

Come è cambiato il trading online con l’epidemia

Per creare strategie di trading è necessario innanzitutto raccogliere informazioni corrette e utili da siti affidabili come fa tradingveloce.it in questa guida. In questo modo ti potrai rendere conto di come anche la pratica del trading online si è dovuta adattare all’improvviso cambiamento dei tempi e della situazione.

Da un lato gli esperti suggeriscono che la finanza di tipo tradizionale ha visto ridotto il suo volume di affari. Non è stata una riduzione di poco conto, visto che molti l’hanno paragonata ai fenomeni che si sono avuti nel 1929 in seguito al crollo di Wall Street e nel 1973 in seguito alla crisi petrolifera.

Per quanto riguarda il trading, invece, gli esperti suggeriscono il fatto che non ha subito una riduzione vera e propria. È stato però il protagonista di un’altra situazione molto importante, che si può riassumere nella parola delocalizzazione.

Infatti il trading è andato sempre più ad occupare lo spazio virtuale che troviamo in rete. Rispetto alla finanza tradizionale il trading ha saputo adattarsi ai luoghi virtuali della contemporaneità.

Naturalmente non per tutti gli ambiti del trading si è avuta una reazione positiva e per alcuni settori gli affari non hanno registrato affatto un’impennata. Basti pensare, per esempio, al settore del real estate, che ha sofferto l’abbassamento della domanda. Tuttavia possiamo dire che altri ambiti hanno fatto passi da gigante.

Il caso dei beni immateriali e delle valute

Il discorso è invece molto diverso per quanto riguarda i beni immateriali e le valute. Per esempio se prendiamo in considerazione il mercato delle azioni, ci possiamo accorgere facilmente del fatto che nel corso del tempo, dopo uno stallo iniziale che ha coinciso con la scorsa primavera, ha fatto registrare degli alti molto importanti.

Naturalmente tutto dipende dagli oggetti che sono stati i protagonisti delle contrattazioni. Per esempio uno dei settori che hanno fatto registrare utili piuttosto elevati è stato quello dei device elettronici, che sono diventati davvero molto utili con l’affermarsi dello smart working.

Invece, per esempio, quando l’oggetto delle contrattazioni è stato rappresentato dalle automotive, il settore si è ridotto, fino a fermarsi quasi completamente.

Da tutto questo è scaturito il fatto che su molti settori la concorrenza è stata piuttosto complessa. Comunque proprio in base all’affermarsi di alcuni settori degli investimenti, gli utenti che praticano il trading hanno capito bene su quali ambiti dovevano puntare orientando i loro specifici affari.

Il mercato delle valute è stato ampiamente rivalutato. In particolare innanzitutto ha avuto un certo successo il Forex. Le vere protagoniste di tutto questo periodo di lockdown sono state le criptovalute. Soprattutto i Bitcoin hanno registrato un grande aumento in tutti i mercati globali.

Gli analisti più esperti e più lungimiranti hanno utilizzato queste criptovalute come una sorta di “bene rifugio”, considerando che sono state oggetto di un notevole aumento delle contrattazioni. Si ritiene che anche per il futuro le criptovalute possano avere un ruolo importante.