I mercati mondiali assecondano la lista degli eventi protagonisti dell’apertura di settimana, timidamente accennando flessioni per le borse da New York a Taiwan.
I valori di mercato sotto la lente in questo periodo pressano soprattutto la capitale inglese, colpa i recenti sgomenti dati dalla news di una nuova variante del virus che ha comportato il blocco in entrata verso paesi come l’Italia, il Belgio e l’Olanda, a cui si aggiunge la Francia, con una chiusura preventiva di 48 ore dei confini. A scaldare gli animi e – con molta più importanza a seconda dei punti di vista – le aspettative degli azionisti è la notizia del prossimo piano di vaccinazione globale, già avviato in UK e USA, col neo presidente Biden che si è già prestato ad una prima vaccinazione in diretta tv, forte della carica appena assunta e dell’influenza mediatica di cui gode e ne è responsabile.
Se da un lato paesi come la Germania abbiano affrontato durissime settimane che hanno visto nuovamente serrare i ranghi a causa del balzo dei contagi, i maggiori indicatori economici riflettono bene o male andamenti non dissimili dal resto d’Europa; questione diversa se si guardano le borse estere. Significativa è la contrazione dei consumi privati globali e l’incertezza prospettata nel lungo periodo, seppure i recenti programmi europei ed extra-ue di contrasto alla crisi permettano di stimare indicativamente un aumento degli investimenti pari a +1,15% nei primi trimestri dell’anno venturo. Il FMI ci fornisce un assaggio del grado d’incertezza globale, addirittura dai tempi della SARS, misurato dal GUAP:
Parlando sempre di Stati Uniti, il Congresso ha già deciso di avviare un piano di ripresa da 900 miliardi a sostegno dei comparti economici più a rischio; notizia che nei prossimi giorni potrà conferire maggiore fiducia agli investitori. I listini americani, tuttavia, chiudono con una discrepanza di capital gain tra le varie componenti. Bene solo Dow Jones e il Nyse Bitcoin Index, sorretto dagli ultimi balzi della criptovaluta. S&P 500 perde lo 0,39%,con un debutto in rosso anche per Tesla, così come in perdita va anche il Nasdaq, sorretto dai colossi Alphabet ed Apple. Moderna cala del -1,38% mentre già da ieri insieme a Pfizer le aziende stanno iniziando a testare i vaccini in vista della nuova variante del virus e i cui risultati sembrano essere promettenti.
L’Eurozona si muove simultaneamente e con stabilità verso una leggera crescita delle borse, sebbene il recente rapporto coadiuvato da Istat, KFO (Centro di ricerca congiunturale di Zurigo) e l’IFO tedesco (Istituto di studi e previsione economica tedesco), denominato Eurozone Economic Outlook, abbia previsto una contrazione del PIL europeo che si attesterebbe al -7,2% per il quarto trimestre 2020 e verso cui gli stati nazionali dovranno impegnarsi per procedere verso una lenta ma necessaria risalita prevista nel corso dei primi trimestri del 2021. L’inflazione rimane debole e statica allo 0,3%.
Borsa Italiana monitora il FTSE MIB che guadagna un flebile rialzo al 2,03% in chiusura; il background borsistico italiano ravvisa una stabile andamento dei listini, contrassegnato dall’ok dell’EU alla fusione FCA-PSA e all’eventuale fondazione della quarta casa automobilistica mondiale, Stellantis, guadagnando in tal senso un aumento del 2,36%. Trend univoco delle banche, tra cui spicca Unicredit e Intesa San Paolo; Mps – con un rialzo a +0,62 – è in attesa del verdetto finale su cui verterà il capital plan da presentare alla BCE entro fine anno e del confronto che avverrà in Parlamento nei prossimi giorni in merito alla linea da seguire sulla sua eventuale privatizzazione. Cala Atlantia, anche in seguito alle recenti indiscrezioni riguardanti il crollo del ponte Morandi che, a detta dei periti del Gip di Genova, ravvisano vi sia stata una mancata osservazione delle pratiche di costruzione normalizzate e difetti esecutivi durante la realizzazione.
I maggiori indici azionari giapponesi, australiani e cinesi crollano e intimoriscono i mercati europei e i più stretti partner commerciali, sottintendendo preoccupazione e sfiducia per gli ultimi risvolti. Honk Hong registra un trend univoco a ribasso, con il rappresentante Nikkei a -1,04%. Londra rimane il fanalino di coda, se la si considera ancora parte dell’Unione Europea. Il nuovo scenario con protagonista la variante del virus colpisce anche la borsa inglese.