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Covid e mutui: cosa aspettarsi nel 2021 dal sistema creditizio?

Il 2020 è stato un anno molto complicato per tutti i settori, in particolar modo per quello immobiliare. La pandemia ha immobilizzato la compravendita delle case portando non poche difficoltà. Il sistema creditizio, invece, ha retto bene nonostante la situazione globale.

Esso non ha applicato criteri di assunzione del credito più stringenti e, se lo combiniamo ai tassi ai minimi storici possiamo affermare che questo comparto avrà risentito della pandemia meno di altri settori. Scopriamo allora cosa è successo e cosa ci si aspetta per il 2021.

Mutui e settore immobiliare: cosa è successo nel 2020?

Il settore immobiliare ha visto una forte contrazione delle compravendite del -15,5% nel I trimestre e del -27,2% nel secondo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel corso del terzo trimestre, invece, vi è stata una minima ripresa, un +3,1% rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente. Al contrario, invece, nel primo semestre del 2020 si è registrato un aumento delle erogazioni di mutui surroga grazie alla forte riduzione dei tassi di interesse registrata a fine 2019 e che ha caratterizzato l’intero 2020. Questo grazie anche alla mancanza del sostegno delle compravendite immobiliari.

Per quanto riguarda ricerche e volumi, gennaio e febbraio promettevano bene ma a marzo, dopo il primo lockdown vi è stato un vero e proprio crollo. Tra marzo e aprile è stato registrata una diminuzione di domande ed erogazioni in misura prossima al 50%. In primavera è ricominciato a crescere il settore creditizio fino a luglio e non si è arrestato nemmeno dopo il secondo lockdown. Questo perché molte aziende avevano preparato meglio la gestione di questi eventi.

L’anno, comunque, si è concluso con un andamento positivo per quanto riguarda i mutui per la casa. Gli Istituti hanno continuato ad erogare, anche se le tempistiche si sono allungate rispetto ai periodi pre-Covid.

Mutui e Covid: cosa è successo nel 2020?

Covid: il boom dei mutui in surroga e i dati sui mutui del 2020

Il settore creditizio ha resistito grazie alle cosiddette surroghe. Secondo i dati della Banca d’Italia, nei primi sei mesi del 2020, le operazioni di surroga sono cresciute del 218% rispetto al primo semestre del 2019. Ricordiamo che per mutuo surroga intendiamo il trasferimento del mutuo da una banca a un’altra che offre condizioni migliori e senza spese notarili.

Tutto questo ha fatto sì che l’Eurirs, l’indice di riferimento per il calcolo della rata del mutuo a tasso fisso, è diminuito di circa mezzo punto percentuale tenendo conto di una durata dai 5 ai 30 anni. Il calo dell’IRS ha fatto sì che gli italiani scegliessero opzioni a tasso fisso.

I tassi sono scesi grazie all’effetto della crisi economica che ancora stiamo affrontando e che sta generando effetti anche su tutte le altre nazioni. Le banche centrali sono state costrette ad abbassare i tassi di riferimento ed hanno incentivato le banche a finanziare la spesa reale. Questo ha fatto sì che molte famiglie che avevano un mutuo di surrogarlo ottenendo quindi condizioni migliori.

Mutui: quali sono i Trend?

Secondo l’Osservatorio Mutui di ABI, i trend delle richieste di finanziamento nei primi 9 mesi del 2020 registravano una durata media a 24,7 anni mentre l’importo medio concesso dalle banche è stato 136.630 euro.

Nella maggior parte dei casi, il mutuo richiesto è finalizzato all’acquisto della prima casa e l’età media di chi lo ha ricevuto è di 39,9 anni. La fascia 18-44 anni rappresenta la maggioranza dei mutuatari con il 58,8%. 

Mutui: cosa sono i mutui surroga?

Quali sono le prospettive per il 2021 quindi?

L’andamento dei tassi medi relativi ai mutui casa è in calo da un po’ e dovrebbe rimanere tale per altro tempo. La BCE manterrà questo atteggiamento accomodante finché l’inflazione è controllata sotto il 2%. Salvo imprevisti, nel prossimo anno non ci saranno ulteriori stravolgimenti. I tassi rimarranno contenuti ed i mutui saranno ancora convenienti per quanto riguarda il tasso fisso.

Per quanto riguarda i mutui per l’acquisto di una casa, nel 2021 potrebbe esserci una forte ripresa soprattutto perché la necessità di comprare un’immobile è rimasta nonostante il Covid. Anche l’arrivo dei Fondi Next Generation Eu e dei vaccini dovrebbe accelerare la ripresa economica migliorando anche i dati relativi all’occupazione e di conseguenza alle capacità di spesa delle famiglie.

Un’altra incognita non di poco conto riguarda le misure di ristoro che prima o poi termineranno e faranno scoppiare la bolla che è intorno a noi. E sarà allora che faremo i conti con la realtà.

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Redazione