Finanza

La scomparsa di Jack Ma: volontaria o no?

In queste ore, il miliardario Jack Ma, uno degli uomini più ricchi al mondo secondo Forbes, sta facendo parlare molto di sé. L’ultima uscita pubblica risale al 24 ottobre scorso, con le pungenti esternazioni dirette al governo cinese, criticandone i regolatori finanziari. Da quel momento in poi, non si hanno più notizie, e si teme che la sua uscita dai radar possa essere in qualche modo collegata alle recenti dichiarazioni. L’imprenditore stava portando avanti una serie di progetti filantropici. Era infatti uno dei quattro giudici di un talent show per startupper africani. Qual è il motivo dell’improvvisa scomparsa di Jack Ma? Cerchiamo di ricostruire i fatti.

Chi è Jack Ma

Jack Ma è uno dei più importanti imprenditori cinesi, uno dei primi ad apparire sulla rivista Forbes, e secondo il Times uno dei 100 uomini più importanti del mondo, impegnato attivamente alla lotta contro la povertà. Sin da bambino, mostrò particolare interesse per la lingua inglese, studiandola in modo autonomo e migliorando gradualmente grazie all’attività gratuita di guida turistica. Forse è proprio da qui che nasce l’imprenditore che oggi conosciamo. “Cominciai a diventare molto più globalizzato di molti cinesi. Ciò che imparavo dai miei insegnanti era spesso diverso da ciò che mi raccontavano i turisti”. Il suo primo contatto con “l’esterno” avvenne nel 1985, quando ebbe l’opportunità di trascorrere le vacanze in Australia. Questa esperienza lo cambiò radicalmente, egli stesso lo definì come uno degli eventi più importanti della sua vita.

Alibaba Group

Dieci anni più tardi, Jack Ma partì alla volta di Seattle, dove ebbe il suo primo incontro con internet. Cominciò da allora la sua attività online, nonostante la sua inesperienza. Lavorò per alcune compagnie statali per la promozione del commercio elettronico, prima di fondare Alibaba.com, e successivamente l’Alibaba Group. Dal 2003 ad oggi, la multinazionale cinese si è resa protagonista assoluta nel campo del commercio elettronico. Al pari di eBay e Amazon infatti, ha realizzato 170 miliardi di dollari in vendite nel 2012. Lo scopo di Alibaba era quello di collegare produttori cinesi con acquirenti e distributori. Le due principali piattaforme, utilizzate ancora oggi, sono Taobao (circa un miliardo di prodotti) e Alipay, servizio di pagamento online simile a PayPal.

Gli scontri con il governo cinese

La “scomparsa” dell’imprenditore cinese nasce da alcune pesanti dichiarazioni, risalenti al 24 ottobre. Il tycoon aveva accusato, davanti ad alti dirigenti, l’operato delle banche definendolo come l’operato da “banco dei pegni” (“la buona innovazione non ha paura delle regole, ma di regole antiquate”). Il 5 novembre era prevista l’entrata in borsa per il suo colosso Ant Group (con l’Ipo record di 34,5 miliardi di dollari), ma 48 ore prima Jack Ma fu convocato dalle autorità cinesi. Le stesse autorità avevano inoltre iniziato indagini antitrust nei confronti della società. L’accusa principale è legata all’attività dei venditori della piattaforma. La società avrebbe obbligato i venditori ad offrire i loro prodotti esclusivamente tramite la piattaforma, e non attraverso altri canali di vendita. Per questo motivo l’indagine in corso è legata a sospette pratiche monopolistiche.

L’Alibaba Group fondata da Jack Ma è una delle più importanti compagnie cinesi.

La scomparsa di Jack Ma

Secondo un portavoce di Alibaba, la scomparsa di Jack Ma sarebbe collegata a “problemi di agenda”, alcune fonti invece parlavano persino di arresto. Secondo altre, l’imprenditore sarebbe uscito volontariamente dai riflettori, a causa della posizione e della situazione comprensibilmente complicata. È questa l’ipotesi più accreditata, anche se l’assenza di oltre due mesi, e conseguentemente l’assenza nella puntata finale dello show, unita agli scontri con il governo, hanno destato parecchie preoccupazioni.

Un silenzio imposto

A rendere tutto più inquietante ci pensano ancora le autorità cinesi. Come riporta il Financial Times, il regime avrebbe imposto ai media di non trattare della vicenda, cercando di insabbiare le notizie che provengono sia dall’interno che dall’esterno. Notizie che trattino del colosso Alibaba, o dell’indagine antitrust in corso, non sono quindi ammissibili. Altro aspetto da non dimenticare è legato all’attività di Huxiu. Huxiu è una piattaforma di informazione, sostenuta dal colosso di Jack Ma, e sospesa dal regime per aver trattato di indagini antitrust ingiustificate. In particolare, difendeva la tesi che collegava il potere delle grandi aziende alla posizione di prestigio degli Stati nei mercati globali.

Non è la prima volta

Pare infatti che situazioni di questo genere si siano già verificate in passato. Altri grandi imprenditori e miliardari sono spariti temporaneamente dai radar, a seguito di scontri con il governo cinese. Parliamo del caso di Guo Guangchang, fondatore e presidente di Fosun International, che nel 2015 sparì a seguito di indagini di corruzione; oppure del caso di Zhou Chengjian, che nel 2016 fu arrestato misteriosamente e rilasciato poco dopo. Come loro, anche altri miliardari: il caso di Ren Zhiqiang, arrestato e condannato a 18 anni di carcere per aver criticato il governo nella gestione della pandemia. Non sappiamo cosa accadrà al fondatore di Alibaba e Ant Group, ed è possibile che si parli della scomparsa di Jack Ma ancora a lungo.

Published by
Antonio Di Palo