Il bitcoin diventa ufficialmente moneta legale in El Salvador! Oggi il Parlamento del paese centroamericano ha deciso di rendere il Bitcoin una moneta legale. In questo modo El Salvador si conquista il primato mondiale come prima nazione che utilizzera il bitcoin come moneta di scambio.
“La Bitcoin Law è stata approvata a maggioranza qualificata dall’Assemblea”.
Il Presidente Nayib Bukele su Twitter
Il parlamento di El Salvador ha approvato la legge proposta dal presidente Nayib Bukeledel con 62 voti su 84. La legge che renderà il Bitcoin una moneta legale inizierà a legiferare entro 90 giorni dalla pubblicazione nella gazzetta ufficiale. Così il Bitcoin affiancherà il dollaro come seconda moneta legale e reale all’interno dell’economia del paese. Tuttavia, il dollaro rimarrà come moneta primaria e di riferimento per l’economia, per cui non dovrebbero esserci grossi stravolgimenti, ma questo passo risulta essere un punto di svolta per le criptovalute.
La legge prevede garanzie per coloro i quali ricevono pagamenti in Bitcoin mediante un’immediata conversione in dollari. Questo sistema di conversione automatica permetterà di non far perdere nel corso del tempo valore alla criptovaluta. Inoltre, ciò incentiverà al pagamento delle tasse, all’acquisto di beni e servizi o all’esposizione dei prezzi dei commercianti in bitcoin. Quindi il pagamento in bitocin sarà legale esclusi coloro i quali non hanno accesso alla tecnologia necessaria per effettuare il pagamento in criptovaluta.
Secondo la legge, l’uso del bitcoin sarà “libero con potere liberatorio, illimitato in qualsiasi transazione e a qualsiasi titolo richiesto dalle persone fisiche o giuridiche pubbliche o private”.
He enviado el anteproyecto de la #LeyBitcoin a la @AsambleaSV.
Il Presidente Nayib Bukele su Twitter
Gli emigrati salvadoregni nel mondo inviano al proprio paese natale circa 6 miliardi di dollari ogni anno, cifra che rappresenta il 22 per cento del PIL nazionale. Le commissioni possono arrivare addirittura finp al 20 per cento della somma inviata. Questo provoca che centinaia di milioni di dollari l’anno finiscono nelle casse degli intermediari invece che arrivare a famiglie che evidentemente ne hanno bisogno. Per cui il presidente di El Salvador Nayib Bukeledel sostiene che abbasserà i costi di transazione rigurardo ai bitocin come ulteriore incentivo nel loro utilizzo. Questo permetterà di lasciare più soldi a disposizione delle famiglie di emigrati.
Nonostante ciò, anche inviare bitcoin ha un suo costo come commissione ben preciso. Infatti, attulmente inviare una certa quantità di bitcoin in un’ora costa circa un dollaro, mentre se si aspettano 24 ore si spenderanno circa 13 centesimi.
Attualmente El Salvador ha un’economia dollarizzata. Il governo di El Salvador scelse la dollarizzazione per attirare investimenti dagli Stati Uniti tramite l’eliminazione del rischio di cambio per gli investitori con il colòn salvadoregno, la loro precedente moneta. Tuttavia, questo piano non portò i risultati sperati perché per poter attirare gli investitori è necessaria anche e soprattutto una certa stabilità sociale. Stabilità che non poteva essere garantita in El Salvador dato il suo alto tasso di criminalità.
Anche in conseguenza del fallimento di questo piano, la crescita economica del paese da allora è cambiata poco (è passata dall’1,1 per cento del 2000 al 2,4 per cento del 2019). E oltre a non aver avuto gli effetti sperati, la dollarizzazione ha tolto a El Salvador la propria sovranità monetaria, cioè la capacità di influenzare l’economia decidendo quanta moneta mettere in circolo.
Bukele ha però ovviamente un piano per rilanciare l’economia salvadoregna. Questo piano prevede di dipendere sempre meno dalla FED, banca centrale americana, iniziando a diversificare il dollaro, unica moneta legale, con il bitcoin. Il bitcoin avrà un massimo di 21 milioni di unità nell’anno 2140, quando tutti saranno estratti. Rappresenta un’enorme differenza rispetto ad una valuta tradizionale di una qualsiasi banca centrale che sappiamo poter essere stampata senza limiti.
Però ci sono dei rischi nel dipendere sempre meno dalla FED. Infatti, introdurre il bitcoin e affiancarla al dollaro non vuol dire avere in misura maggiore o totale una sovranità monetaria. Questo perchè il bitcoin non garantisce all’economia salvadoregna uno strumento di politica monetaria con cui regolare la quantità di denaro circolante. Il rischio si ha nel momento in cui la FED decidesse di togliere dollari e contemporaneamente il valore del bitcoin continuasse a salire. El Salvador si ritroverebbe in un periodo di forte deflazione che potrebbe causare una crisi economica senza poter far nulla.
Sapiamo che Tesla ha acquistato una grande quantità di Bitcoin, pari a una cifra di 1,5 miliardi di dollari. In Europa sappiamo inoltre che, secondo quanto riportato dalla Banca Centrale Europea, una moneta per poter essere considerata tale deve essere utilizzabile negli scambi, deve essere una riserva di valore e deve essere un’unità di conto. Il Bitcoin non ha nessuna di queste caratteristiche fondamentali e per cui dalla BCE non viene considerata come moneta di scambio. Tuttavia Mediolanum, banca italiana privata, sta studiando un metodo con il quale poter introdurre l’uso delle criptovalute. Infatti, Mediolanum vuole rendere le valute digitali come il bitcoin al pari di un vero e proprio servizio di investimento.
Insomma, gli obiettivi del governo salvadoregno sono:
El Salvador, rendendo il bitcoin una moneta legale ed essere la prima nazione al mondo nel farlo, potrebbe aver creato un precedente epocale. Di fatto, questo passaggio potrebbe essere emulato da altre nazioni, soprattutto nazioni più deboli economicamente e che cercano in qualche modo di riemergere. Oltre ciò, il bitcoin e le criptovalute potrebbero essere sempre più sdoganate e consolidandone la loro reputazione in tutto il mondo bancario. Il bitcoin diventato moneta legale in El Salvador potrebbe essere un evento storico da poter scrivere in futuro in tutti i libri di storia economica.