Gli investimenti nel settore green in Italia
L’ecosostenibilità è ormai un argomento scottante in qualsiasi ambito. La crescente presa di coscienza collettiva ha permesso di rendere quello della sostenibilità ambientale un tema caro sia ai singoli cittadini che alle istituzioni e alle aziende private. Non si sono fatti sfuggire questa occasione neanche i grandi fondi di investimento internazionale, che già da qualche anno hanno fiutato gli affari possibili con le energie rinnovabili.
Un esempio tutto italiano di questa nuova visione degli affari green è la società di investimenti del veneto Roberto Meneguzzo Palladio. Con intelligenti mosse di collaborazione con i giganti dell’energia e di joint venture con altre aziende interessate, questa S.p.A. del Nord Italia è riuscita a fare della sostenibilità il 20% del suo fatturato annuo.
Cosa vuol dire investire nella sostenibilità?
Le energie rinnovabili sono la nuova frontiera e la fonte primaria di arricchimento in questo settore finanziario ancora relativamente inesplorato. Un Paese come l’Italia, con le sue ricchissime risorse naturali, può veramente puntare su questo per il futuro della finanza. Ecco perché non solo le giovani aziende ma anche i manager di lungo corso e i colossi della finanza italiana fanno a gara per ottenere una fetta di questa torta.
Ma in cosa consistono esattamente gli investimenti nell’ambito ecologico? Investire nella sostenibilità vuol dire puntare su aziende che producono e trasportano energie rinnovabili (prime tra tutte, in Italia, l’eolico e il fotovoltaico), ma non solo. Gli obiettivi di investimenti intelligenti e oculati possono essere:
- aziende che si occupano di edilizia, costruzione e ristrutturazione di immobili in ottica green;
- aziende di ogni tipo che stanno particolarmente attente a introdurre la sostenibilità ambientale nei loro processi di produzione;
- attività di ristorazione e ricevimento che puntano a un consumatore finale attento alla protezione dell’ambiente;
- catene di negozi fisici e online che riducono la dispersione di energia in ogni ambito della fase produttiva e di quella del commercio al dettaglio.
Quella dell’ecosostenibilità è infatti una macro-area che può inglobare innumerevoli attività produttive con un unico obiettivo: quello di proteggere l’ambiente e preservarne le risorse. Quello che i grandi della finanza ottengono da tutto ciò è non solo un profitto verosimilmente molto alto, ma anche una migliore reputazione per le proprie attività di investimento.
Perché questo settore è diventato improvvisamente così importante
Tutto il mondo occidentale sembra essersi improvvisamente reso conto della realtà e dell’ineluttabilità del cambiamento climatico negli ultimi anni. Questo perché la nuova generazione di consumatori, ma anche di politici e di manager, ha finalmente preso sul serio un problema che minaccia il nostro pianeta da decenni. E ha deciso di agire. Così è grazie a questa generazione (i cosiddetti millennial) che le istituzioni, le multinazionali e anche le piccole e medie aziende hanno dovuto fare i conti con questa nuova realtà.
Investire nel green conviene perché sono i consumatori a chiederlo: millennial, appunto, ma anche molto più giovani e molto più grandi, tutti si rendono conto che il pianeta è uno solo e va salvaguardato. E che, per quanto ogni singolo individuo possa fare la sua parte, tocca principalmente ai grandi del mondo risolvere il problema. Grandi poteri politici, grandi aziende e grandi investitori hanno la possibilità unica di invertire il corso della storia ed essere ricordati come coloro che hanno salvato il mondo.
Come scegliere su quali attività sostenibili investire?
L’ecosostenibilità passa da ogni singolo gesto di ogni individuo e tutti questi gesti possono essere migliorati. Dall’accensione delle luci in casa (scegliendo luci al LED e puntando sul fotovoltaico) ai grandi trasporti, dal commercio di cibo e prodotti al dettaglio alle scelte istituzionali, dall’arredo urbano alla moda. Come può un fondo investimenti scegliere la giusta attività su cui puntare?
Le parole d’ordine cominciano con la R: riciclare, riutilizzare, riconvertire. Tutte le aziende che impiegano queste parole nel proprio business plan valgono una chiacchierata approfondita. Solo in un secondo momento saranno i manager di maggiore esperienza a capire quali effettivamente possano offrire un maggior ritorno sull’investimento e i maggiori profitti.