Finanza

UniCredit: con Orcel si entra in negoziazioni esclusive per MPS

UniCredit ha riportato una crescita dei profitti su base quadrimestrale del 16,5%; inoltre, la banca con sede in Milano, ha annunciato di star eseguendo negoziazioni esclusive per acquisire Monte dei Paschi di Siena dal Governo Italiano. Il gruppo ha beneficiato di una crescita nelle fees, a seguito di un attento asset management il quale è andato a braccetto con una forte vendita di prodotti assicurativi (+21,5% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno). Andrea Orcel, nuovo CEO di UniCredit –subentrato a Mustier-, ha affermato come la banca abbia generato circa 1 miliardo di euro di profitti nel secondo quadrimestre, superando agevolmente e in maniera sostanziale le stime degli analisti; inoltre i costi operativi sono scesi del 1,2% nella prima metà dell’anno.

Conto economico trimestrale UniCredit

UniCredit: inizia l’era Orcel

Durante la tarda notte di giovedì, la banca milanese ha inoltre ammesso pubblicamente di essere entrata in trattativa esclusiva con Monte dei Paschi di Siena, la più antica banca del mondo, salvata dal governo italiano dalla bancarotta nel 2016. Nella prima grande transazione dell’era Orcel, l’ipotetica acquisizione di MPS da parte di UniCredit è stata molto discussa e supportata da politici italiani come parte di un’ondata di integrazione tra banche italiane.

Entrambe le parti (Governo e UniCredit) hanno accordato su un possibile trading framework. I termini delle negoziazioni non sono ancora stati definiti nella loro completa totalità, ma Orcel ha affermato come un sunto del deal potrà essere confermato entro i primi giorni del settembre prossimo venturo. Le codizioni imposte da Piazza Gae Aulenti prevedono che l’operazione non dovrà intaccare il capitale di UniCredit (il quale, in caso di buon esito, non si accollerà i crediti deteriorati e i contenziosi legali di Mps). A contraltare di un acquisto a sconto per UniCredit, si erge un costo per lo stato, come era accaduto nel 2017 per l’acquisto delle banche popolari venete in crisi da parte di Intesa.

Dall’ ingresso del nuovo CEO (circa tre mesi fa), è avvenuta una riorganizzazione del management team voluta da Orcel stesso, la quale ha avuto come conseguenza una semplificazione della struttura ed una riduzione di ruoli ridondanti. L’executive committee è stato ridotto da 27 a 15 unità, e la struttura geografica della banca è stata ridisegnata per aumentare l’efficienza e ridurre la complessità; in poche parole si è dato il via ad un processo di dimagrimento che dovrebbe portare a rendere il processo decisionale più snello. Inoltre, lo stesso CEO ha interrotto la vendita delle opere presenti nelle collezioni d’arte di UniCredit iniziata nel 2019.

Il secondo quarter del competitor BNP

BNP Paribas, d’altro canto, si fa forte del potere delle sue operazioni domestiche nel secondo quadrimestre, dal momento che il suo ramo di investment banking ha rallentato se rapportato alla forte performance dello stesso periodo dello scorso anno. Le entrate di BNP Paribas investment banking sono scese del 9,9% YoY, mentre le operazioni nel mercato domestico sono salite di un rilevante 9,5%. Il profitto netto della banca, nel suo complesso, è cresciuto del 26,6% se comparato al secondo quarto dello scorso anno (ha raggiunto oggi i 2,3 mld di euro).

“La performance di BNP Paribas è forte e riflette l’attività di recovery ed il potenziale della nostra crescita”

Jean Laurent Bonafe, CEO BNP

L’investment banking di BNP è stata una delle più attive in Europa durante l’ultimo anno pandemico appena trascorso, assicurando prestiti ad aziende in grossa difficoltà economico finanziaria. Il costo del rischio della stessa banca è sceso da 2,9 a 1,7 mld di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a causa della riduzione di operazioni nel campo assicurativo dovuta ai dubbi accumulati durante la pandemia.

Published by
Alberto Girardello