Incentivi MISE: stanziati 100 milioni destinati a PMI ed enti locali
Le risorse sono destinate, nello specifico, a finanziare progetti “progetti di investimento e innovazione relativi a iniziative che promuovono interventi imprenditoriali e pubblici”, come spiega la nota diramata tramite il portale del Ministero.
I progetti dovranno essere finalizzati alla promozione dello sviluppo di specifiche aree di interesse ed alla valorizzazione delle risorse naturali e culturali. In aggiunta, si legge, le iniziative dovranno promuovere politiche di turismo sostenibile, la transizione ecologica, l’autoimprenditorialità e la riqualificazione delle aree urbane “nonché alla realizzazione e ammodernamento di infrastrutture pubbliche”.
La valutazione dei progetti pilota sarà affidata ad una commissione tecnica, individuata da un apposito decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico; essa sarà formata da cinque componenti; di questi, tre saranno rappresentanti del MISE, uno del Ministero dell’Economia e uno di Unioncamere, l’Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
Incentivi MISE: Progetti ammissibili
L’articolo 6 del decreto che ha indetto il bando per l’assegnazione degli incentivi, individua quali sono i progetti che possono beneficiare delle risorse messe a disposizione dal MISE. Ciascun progetto pilota, riguardante interventi pubblici o attività imprenditoriali, deve riguardare non più di due dei seguenti ambiti:
- competitività del sistema produttivo;
- valorizzazione delle risorse naturali e culturale e del turismo sostenibile;
- transizione ecologica;
- autoimprenditorialità;
- riqualificazione delle aree urbane e interne.
Per i singoli progetti è prevista la possibilità di erogare risorse per un massimo di 10 milioni di euro. Il decreto, inoltre, stabilisce che gli interventi pubblici devono essere ultimati entro sessanta mesi mentre quelli imprenditoriali entro 48 mesi.
Soggetti beneficiari per incentivi MISE
Come stabilito dall’articolo 8 del decreto del bando, i soggetti beneficiari degli incentivi sono i “titolari degli interventi pubblici e degli interventi imprenditoriali selezionati dai soggetti responsabili e previsti nell’ambito dei progetti pilota ammessi”. Il documento specifica come possano presentare domanda per ricevere le agevolazioni previste dal bando le PMI che risultano regolarmente iscritte al Registro delle Imprese. Si tratta di un requisito basilare, indispensabile per svolgere attività d’impresa sul territorio italiano (accertabile anche dai comuni cittadini, mediante una visura camerale, un servizio erogato da siti specializzati come Ivisura o dal portale istituzionale del Registro delle Imprese).
La sola iscrizione al Registro, però, non basta. Per accedere agli incentivi, le PMI non devono essere sottoposte a procedure concorsuali o in stato di liquidazione, fallimento o amministrazione controllata. È necessario, inoltre, che il soggetto sia in regola con le disposizioni in materia di edilizia e urbanistica e gli obblighi contributivi mentre i legali rappresentanti dell’impresa non devono aver ricevuto condanne penali.
Per quanto concerne gli enti locali, invece, la possibilità di inoltrare la domanda per accedere alle risorse stanziate dal MISE è subordinata al soddisfacimento delle seguenti condizioni:
- hanno sede legale nell’area geografica interessata dagli interventi previsti dal progetto pilota;
- non rientrano tra i soggetti che non hanno rimborsato o depositato su conto bloccato “gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea”;
- non risultano essere imprese “in difficoltà”, in base a quanto sancito dal punto 18 dell’articolo 2 del Regolamento GBER.
Modalità di presentazione della domanda
I contributi vengono erogati in base ad una procedura di valutazione basata su una graduatoria di merito. Le domande di assegnazione devono essere presentate dal soggetto responsabile e inviate tramite Posta Elettronica Certificata all’indirizzo progetti.pilota@legalmail.it, allegando alla comunicazione una specifica documentazione, che include il progetto pilota, uno studio di fattibilità tecnico-economica, un’analisi costi benefici, previsioni economico finanziarie, copia delle domande di agevolazione e documentazione della prova di selezione applicata dal soggetto responsabile.