Di piattaforme online per la gestione di portfolio, analisi dei mercati o per la valutazione di investimenti alternativi ne sentiamo parlare continuamente, avendo osservato nel corso dell’ultimo decennio l’esplosione prodotta da questo segmento di mercato. Il salto di qualità tecnologico ci ha permesso di approfondire ed entrare in contatto maggiormente con nuove realtà, difficilmente raggiungibili negli anni ’90, soprattuto dal punto di vista finanziario con l’avvento del trading e dell’investing online.
Per l’ottenimento di posizioni di vendita e d’acquisto non è più necessario incontrare professionisti presso istituti di credito o intermediari finanziari, in quanto gran parte dei servizi è ormai a portata di click. Operare nei mercati, con tutte le cautele del caso e premettendo una conoscenza basica dei meccanismi che li costituiscono, ha visto nascere e crescere il desiderio di approcciarsi allo stock market in generale, supportato da una domanda in forte crescita.
Dall’avvento di Google come nuova enciclopedia del web, l’utenza è sempre più stata assorbita dalle nuove opportunità che offriva Internet. In poco più di vent’anni, il search engine ha catturato l’interesse di interi settori e privati cittadini, trasposti in diversi momenti della loro vita produttiva nella nuova realtà digitale che, come prevedibile, ha beneficiato di introiti altrimenti irraggiungibili.
È storia che le piattaforme di trading e di investing siano state tra le prime ad intuire questo potenziale, approfittando della celerità operativa, scambio di informazioni e denaro in tempi che sono andati sempre più a ridursi, abbandonando nel tempo fax, mail e telefonate. Il bisogno di osservare i Prezzi in tempo reale delle azioni, obbligazioni o qualsiasi altro asset finanziario ha creato una forte competizione tra brokers, in un mercato attualmente più che vivido.
Trading e investing hanno nomi che li differenziano per diverse ragioni. Una prima discriminante riguarda la variabile tempo. Nel trading il tempo diventa determinante per raggiungere margini di profitto, in quanto frazioni di secondo possono decretare perdite o guadagni di varia portata, considerando che le operazioni vengono eseguite tramite broker che agiscono molto frequentemente secondo metodologie e tempistiche predefinite, per minimizzare i tempi di esecuzione e massimizzare (nella migliore delle ipotesi) i profitti. L’investing considera una portata di tempo più vasta, generalmente di medio-lungo termine; il tempo non diventa più una risorsa scarsa, ma un mezzo da saper gestire attraverso le analisi condotte, senza calcolare ogni rintocco.
Parlando di rischio, entrambe le metodologie non ne sono per nulla esenti, seppure i livelli dello stesso possano variare. La particolarità del trading sta nel fatto che l’ammontare dell’operazione può muoversi in modo unidirezionale: positivo o negativo, senza inversioni di rotta; per meglio dire, una volta iniziate le operazioni, l’equity non può essere disinvestito. Caso del tutto differente per l’investing, dove correre ai ripari è possibile, in virtù del fatto che i ritorni economici non sono istantanei e gli emolumenti possono essere diversificati a fini di compesazione, maturano nel corso del tempo e quindi vi è maggiore possibilità di gestirli a seconda dei movimenti al rialzo o al ribasso del mercato.
Sostanzialmente trading e investing sono due facce della stessa medaglia, incise con due stili diversi. L’analisi tecnica ha le sue regole, così come gli investitori specializzati analizzano le fluttuazioni di mercato attraverso studi macroeconomici ed econometrici. Per operare nei mercati, è utile prima chiedersi quale parte della medaglia voler lucidare.
In primis la piena autonomia delle decisioni, qualora si fosse abbastanza preparati e fiduciosi nel sapere cosa fare. Aprire un’affiliazione online, come suCPA RoboMarkets, permette l’accesso diretto ai mercati, operando direttamente dal proprio supporto digitale. Molte piattaforme consentono l’accesso a materiale didattico ed educativo, per coadiuvare pratica e teoria; minimo comune denominatore la fa poi l’assistenza in remoto per risoluzioni di problematiche o per supportare l’esperienza online, accesso a strumenti e widget per facilitare l’analisi tecnica, spesso affiancata a notizie di mercato, politica economica ed estera e chi più ne ha più ne metta.
Come già ribadito, l’offerta ha quasi saturato il mercato. Comparare le diverse opportunità per chi è in confidenza con questi strumenti può, il più delle volte, rivelarsi al pari di un margine di profitto. Insomma, chi ben comincia è a metà dell’opera.