Finanza

SPID: a pagamento per Poste Italiane ma solo presso gli sportelli

Il sistema pubblico di identità digitale, o più comunemente conosciuto come SPID, è un sistema che permette, tramite un nome utente ed una password unica, di accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione ed anche a tutti i servizi di fornitori privati che hanno il logo SPID. Tale servizio, lo SPID, gratuito fino a poco tempo fa per Poste Italiane, da novembre diventerà a pagamento presso quasi tutti i provider. Ma procediamo per gradi.

A cosa serve lo SPID

Perché serve lo SPID? Ed è davvero così utile? Chi aderisce allo SPID, siano essi PA o imprese private, può disporre di un paniere di utenti senza l’onere della conservazione dei dati personali. È il sistema più sicuro per riconoscere l’identità digitale di ogni cittadino eliminando anche il rischio della creazione dei profili falsi. Rende meno complessa l’interazione con gli uffici della PA garantendo massima sicurezza e soprattutto privacy dei dati aumentandone la trasparenza della gestione.

SPID alle Poste Italiane diventa a pagamento: come attivare lo SPID

Per poterlo attivare bisogna aver compiuto i 18 anni di età, avere a disposizione un documento di riconoscimento e la tessera sanitaria o il codice fiscale, un indirizzo e-mail e un numero di cellulare. Basta andare sul sito di uno dei provider riconosciuti e seguire le istruzioni di attivazione. Questo è il metodo più semplice e veloce ma è possibile attivare l’identità digitale anche a distanza con la carta di identità elettronica, con la carta nazionale dei servizi, tramite il lettore Bancoposta e la carta Postamat ed anche tramite la firma digitale. Se si è in possesso di una Postepay o di un Bancoposta, è possibile attivarla tramite un sms sul cellulare associato alla carta.

Quali sono i provider riconosciuti

Ma quali sono i provider riconosciuti per l’ottenimento dello SPID?  L’AGID, l’Agenzia per l’Italia digitale, ha individuato alcuni gestori presso i quali è possibile ottenere l’identità digitale che sono Register SpA, Sielte SpA, Namirial SpA, Aruba PEC SpA, In.Te.S.A. SpA, Tim, InfoCert SpA., Lepida SpA, TI Trust Technologies Srl ed ovviamente Poste Italiane SpA. Come scegliere il provider giusto per le proprie esigenze? E soprattutto a quali costi? Dato che ogni provider rilascia credenziali con la stessa validità, la variabile utilizzata per decidere quale scegliere potrebbe essere il livello di sicurezza:

  • Livello 1: permette l’accesso con il nome dell’utente e la password;
  • Livello 2 : permette l’accesso con il nome utente, la password e con un codice di accesso temporaneo o con l’uso di una APP;
  • Livello 3 : permette l’accesso con il nome utente, la password e determinati dispositivi fisici quali ad esempio la smart card.

Di seguito uno recap con le informazioni più utili.

Credits: Spid.gov

Ma i costi per l’attivazione presso i vari provider a quanto ammontano? Facciamo una panoramica. Si parte da Register con un costo di attivazione pari ad Euro 49, per poi passare a Namirial ed Aruba con un costo pari ad Euro 35 più IVA. Tim invece è gratuito per i cittadini ma a pagamento per le aziende (Euro 36). I più economici sono Lepida che costa Euro 15 ed Infocert che costa Euro 7.99. L’ultimo, in ordine di tempo a rendere il servizio a pagamento è Poste Italiane.

Perché lo SPID di Poste Italiane è diventato a pagamento?

In Italia sono circa 26 milioni le identità digitali attive secondo le ultime indagini, 17 milioni delle quali attivate tramite Poste Italiane ultima, in ordine di tempo, ad essersi convertita al pagamento dello SPID. Poste Italiane durante il periodo pandemico è stata molto attiva nel rilasciare SPID facendo in modo di favorire il percorso di digitalizzazione della popolazione italiana in un periodo di piena emergenza. Il periodo di pagamento sarebbe dovuto entrare in vigore a giugno 2020 ma a causa della pandemia è stato rimandato fino a novembre 2021. La motivazione è semplice e a tratti banale. Lo SPID di Poste Italiane dal 1° novembre sarà a pagamento per uniformarsi alla concorrenza ed adeguarsi al mercato. Dal post Halloween chi vorrà attivare lo SPID tramite Poste Italiane dovrà versare una “tassa” pari ad Euro 12.

Ma quanto ha perso Poste Italiane in termini di guadagni negli ultimi 4 anni lasciando lo SPID gratuito laddove gli altri provider lo attivavano già a pagamento? Il calcolo è semplice. Su 26 milioni di identità digitali registrate in Italia nel periodo considerato, 17 milioni sono ad opera di Poste Italiane. Supponiamo che di questi 17 milioni, 15 milioni siano state attivate allo sportello. Se Poste Italiane avesse fatto già pagare Euro 12, avrebbe guadagnato Euro 180.000.000 che non sono bruscolini. Bisogna però dire che tale tassa sarà versata solamente da chi attiverà l’identità tramite lo sportello fisico, procedura più usata in assoluto, mentre resterà gratuita se fatta tramite web ossia tramite riconoscimento in webcam.

L’Italia però non è un paese giovane si sa ed è questo che preoccupa le associazioni dei consumatori in quanto tale tassa colpirà soprattutto le persone anziane che non hanno una confidenza tale con la tecnologia che renda loro agevole l’attivazione dello SPID tramite web. Magari però potrebbe portare i nipoti a passare più tempo con i nonni con la banale scusa di attivare loro lo SPID. Chissà!

Published by
Maria Francesca Malinconico