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La crisi delle spedizioni è globale: una breve intervista per capire le cause e trovare qualche soluzione per i propri trasporti

Come anche per altri settori, la pandemia si è abbattuta in maniera violenta sullo shipping, generando una drastica carenza di container, quindi un minor numero di navi in circolazione e un conseguente aumento spropositato dei noli. Luca Ferlenghi è nel mondo delle spedizioni da quando ha iniziato a lavorare. Ora ha 41 anni ed è coproprietario della Medgate da quasi 6 anni. Ricopre il ruolo di Sales Manager ed è un professionista serio, attento e preciso. Risponderà ad alcune delle domande più gettonate sullo stato attuale, e le previsioni per il futuro, delle spedizioni a livello globale.

A cosa ci si riferisce esattamente, quando si parla di aumento SPROPOSITATO dei prezzi dei trasporti nel post lockdown?

Si potrebbe fornire un esempio piuttosto lampante per far capire a cosa ci si riferisca: Basta pensare che, rispetto a novembre 2020, il costo di un’importazione di un 40’ box da Shanghai a Genova è aumentato di almeno 6 volte, e pare essere in continuo aumento.

Tempi di consegna dilatati e prezzi alle stelle. L’attuale situazione dei trasporti è da attribuirsi totalmente alla difficoltà del sistema produttivo di rimettersi in moto dopo il lockdown?

Come se non bastassero le problematiche già esistenti di mancanza di spazi su navi e di equipment, nel corso del tempo se ne sono aggiunte altre, come l’incagliamento della porta container EVER GIVEN nel canale di Suez (che per fortuna in 6 gg si è risolta), la gigantesca congestione che si è venuta a creare al porto di Shenzhen (il 4° porto per container più trafficato del mondo) a seguito di diversi focolai di Covid e continui ritardi che già sono in essere sulle partenze delle navi, a causa di cambi improvvisi di routing da parte delle compagnie marittime, blank sailing (omissione di porti da parte di navi che inizialmente avrebbero dovuto invece toccarli) e, più recentemente, continui scioperi ai porti.

Quali sono le previsioni di ritorno alla normalità per l’economia globale, con particolare riferimento ai trasporti?

I più ottimisti parlano di metà 2022, ma c’è qualcuno che considera addirittura il 2023 come anno di possibile ritorno alla ‘normalità’. Nella peggiore delle ipotesi invece c’è chi sostiene che i prezzi resteranno livellati su questi importi per un bel po’

Esistono alternative per le aziende ai canonici trasporti tradizionali che, in questo momento, appaiano in profonda difficoltà?

Purtroppo non ci sono delle reali alternative concrete o più economiche per poter ovviare a questi disagi:

  • Il servizio via treno che molti clienti ci chiedono, ha prezzi ancora più alti e disponibilità molto più ridotta rispetto alle navi, quindi è un’ipotesi da scartare.
  • Mentre il via aerea, per i quantitativi di merce che riempiono un container completo, ha costi naturalmente molto elevati.

Ma almeno con questi prezzi, le compagnie riescono a garantire l’imbarco?

Non è certo nemmeno quello, perché i cntr sono pochi e la richiesta è alta: infatti alcune compagnie per poter garantire l’imbarco applicano rate ancor più alte rispetto alla media delle altre, ma almeno si ha una certa priorità per l’ottenimento del booking.

Quali consigli può dare Medgate per riuscire a gestire i trasporti in una situazione così complessa?

Da parte nostra non possiamo far altro che suggerire ora più che mai una pianificazione di approntamento con ancor maggior anticipo rispetto al solito, dovendo considerare che ritardi e slittamenti delle date di partenza e di arrivo sono all’ordine del giorno.

Groupage o lcl sono alternative percorribili per avere la certezza di trasporti sicuri e sostenibili da un punto di vista economico?

Per avere più possibilità che la merce venga imbarcata, laddove possibile, preferire spedizioni parziali (spedizione groupage o spedizione lcl) o via aerea per le partite più urgenti potrebbe essere una valida alternativa per ovviare a queste problematiche anche per spedizioni pesanti e voluminose, visto che, per quanto riguarda il servizio via aerea, la congestione non è così forte, mentre per quanto riguarda il servizio groupage, con meno merce, c’è più probabilità di trovare spazio in container che, grazie al servizio dei consolidatori, partono con più regolarità.

Quindi, possiamo dire che il periodo che stiamo vivendo ha messo a dura prova un settore così essenziale come quello delle spedizioni. Bisogna portare pazienza e cercare alternative più economiche ed efficaci per ovviare al problema prima di un suo naturale miglioramento. E, cosa più importante, non arrabbiatevi con i vostri spedizionieri!