Finanza

Rivian Automotive: auto elettriche da record a Wall Street

Con l’uscita dell’innovativo pick-up Rivian R1T e del SUV Rivian R1S, la giovane azienda ha premuto l’acceleratore in una lunga ascesa che l’ha portata lo scorso 10 Novembre, alla quotazione a Wall Street, lista Nasdaq. L’offerta pubblica iniziale di 78 dollari per azione è in poco tempo passata a 106 dollari, un aumento di più del 36%. Durante la giornata, Rivian Automotive ha offerto 153 milioni di azioni in borsa che le sono valse circa 11,9 miliardi di dollari.

Si tratta di un eccellente traguardo per una startup che al momento del debutto conta pochissime vetture prodotte; negli Stati Uniti, soltanto Facebook è riuscita a fare di meglio, quando dal suo ingresso a Wall Street nel 2012 ha ottenuto un ricavo di 16 miliardi di dollari. Rivian chiude con una capitalizzazione che supera i 146 miliardi di dollari, posizionandosi al terzo posto nel mercato automobilistico; davanti a lei Toyota con oltre 250 miliardi e la gigante del settore Tesla, al primo posto con oltre un trilione.

Logo della casa automobilistica – da Rivian

Prima di Wall Street

Rivian Automotive nasce nel 2009, fondata da Robert J. Scaringe, si aggiunge alle offerte nel mercato delle auto elettriche in un periodo in cui la domanda si fa sempre più crescente. L’azienda punta tutto sulla progettazione di vetture fuoristrada sostenibili e nel 2017 annuncia i suoi SUV e pick-up elettrici. La svolta arriva nel 2019, quando la lista di investitori che vedono del potenziale in Rivian cresce con l’ingresso di Amazon. Il colosso delle vendite di Jeff Bezos investe 700 milioni di dollari e commissiona alla casa automobilistica un ordine di 100 mila furgoni elettrici, da usare per le sue spedizioni entro il 2030. Rivian passa così da piccola startup con poche centinaia di dipendenti ad azienda con migliaia di lavoratori e diverse sedi sul suolo americano.

Dietro al successo di Rivian Automotive

Di fatto, Rivian vale più di altre carmaker che producono e guadagnano in vasta scala. Come ha fatto un’azienda così giovane a ritrovarsi tra le big del settore in tempi rapidissimi? I motivi sono vari. Dopo Amazon (che oggi detiene il 20% del capitale) la società ha ottenuto altri importanti investimenti, come quello di Ford di circa 500 milioni. Inoltre, Rivian si propone a ridosso di un periodo in cui gli incentivi verso le tecnologie sostenibili si moltiplicano e il mercato delle auto elettriche si fa sempre più affermato. Il presidente Biden, ha da poco approvato un piano di finanziamenti da 1,2 trilioni di dollari per le infrastrutture che prevede, tra le altre cose, il potenziamento del numero delle stazioni di ricarica e agevolazioni per il passaggio all’elettrico.

Nonostante tutto, il futuro dell’azienda resta ancora un’incognita: la valutazione è esplosa ma secondo alcuni detrattori si tratta di un numero troppo alto rispetto al valore effettivo. Così come è successo in passato con Tesla, il rischio di una bancarotta potrebbe nascondersi dietro gli angoli.

Modelli di pick-up elettrici – da Rivian

Fine degli accordi con Ford

Sostenitore dell’azienda dal 2019, Ford si è trovata poi in accordi con Rivian per la produzione congiunta di auto elettriche. Jim Farley, CEO di Ford, ha di recente dichiarato un’inversione di rotta, sostenendo che il suo brand abbia tutte le potenzialità per sviluppare da sé i nuovi veicoli. Attualmente Ford conta tre propri modelli elettrici (Mustang Mach-E, F-150 Lightning ed E-Transit) e punta a raddoppiare il numero di vetture prodotte, arrivando a 600 mila unità all’anno entro il 2023. L’obbiettivo è quindi quello di diventare una delle migliori produttrici sul campo, mantenendo però gli investimenti e gli ottimi rapporti con Rivian.

Rivian Automotive futura anti-Tesla?

Il numero di e-car vendute continua a crescere in diversi Paesi: si stima che nel 2026 saranno circa 9,3 milioni le vetture elettriche a circolare per le strade americane. Per Rivian Automotive, al maxi ordine dei furgoni di Amazon, si aggiungono richieste di vendita per 50 mile vetture tra SUV e pick-up, i cui prezzi partono intorno ai 70 mila dollari. Un’esordio da record che potrebbe segnare la nascita di una nuova possibile anti-Tesla nel mercato.

Anche l’amministratore delegato della società, Scaringe, vede accrescere il proprio patrimonio stimato ora a 2,6 miliardi netti, una cifra tuttavia ancora lontana dai quasi 300 miliardi del fondatore di Tesla, Elon Musk. C’è da dire che Tesla ha registrato un calo in borsa di circa l’1,9% proprio durante l’esordio di Rivian. Sarà forse il frutto delle ultime mosse di Musk (in cui chiedeva ai followers se vendere il 10% delle azioni), certo è che i futuri andamenti di Rivian influenzeranno quelli di tutte le concorrenti, Tesla inclusa.

Published by
Thomas Pusceddu