Una possibile risposta a questa domanda ci viene offerta dallo statistico statunitense Hotelling nel 1929. Il suo modello di localizzazione spiega come due aziende concorrenti sfruttino la disposizione spaziale a favore della propria massimizzazione del profitto.
In esso le imprese duopolistiche A e B producono o vendono un bene perfettamente sostituto. Diversi i criteri per la scelta del prezzo di vendita:
Il modello di Hotelling viene semplificato come una rappresentazione su una retta, in uno spazio bidimensionale che va dal punto zero al punto uno. La collocazione delle imprese sulla retta è figurata dai due punti A e B. La distanza tra i punti indica in proporzione la distanza delle due imprese nello spazio. Il costo di trasporto Ct è un dato comune per tutti gli operatori.
Come mostrato in Fig.1, la retta blu e quella rossa rappresentano il costo totale del bene per l’acquirente, dato dalla somma tra il costo di trasporto più il prezzo. Le rette hanno origine nell’intersezione con l’asse verticale pari al prezzo di vendita del bene (PA e PB) mentre l’inclinazione equivale al costo di trasporto. Il costo totale quindi andrà a crescere all’aumentare della distanza dal punto vendita.
I clienti collocati nel punto 0 e nel punto 1 si trovano nello stesso luogo del punto vendita e possono raggiungerlo facilmente anche a piedi. Tutti gli altri devono spostarsi per raggiungere il punto vendita più vicino e sosterranno quindi un costo di spostamento. L’alternativa sarebbe farsi consegnare la merce a casa e di conseguenza si aggiungerebbe un costo di trasporto. Immaginiamo adesso che il costo di trasporto sia uguale al costo di spostamento. La spesa totale sostenuta per l’acquisto del bene sarà data dalla somma del prezzo di vendita (PA o PB) e dei costi di trasporto (o di spostamento). Questo vale sempre quando gli acquirenti non risiedono in prossimità del punto vendita.
Il primo presupposto di questo modello è che le imprese applichino lo stesso prezzo di vendita ( PA=PB ). Immaginando di segmentare lo spazio (Fig.2), dal punto 0 al punto Y (DA) il costo totale del bene A è minore del costo totale del bene B. In questo tratto di spazio, gli acquirenti trovano più conveniente acquistare nel punto vendita A (punto zero). Dal punto Y al punto 1 (DB) è il prezzo del bene B ad essere inferiore al prezzo del bene A.
Quindi, da Y a 1, agli acquirenti conviene di più acquistare il bene nel punto vendita B (punto uno). La situazione degli acquirenti che non si trovano esattamente vicini al punto 0 o 1 può essere analizzata utilizzando tre punti nello spazio: x,y,z.
Riassumendo: nel modello di localizzazione di Hotelling, il potere di mercato detenuto dalle singole attività A e B è legato alla loro distanza nello spazio. Maggiore la distanza, maggiore il potere. Tuttavia, il modello spiega solo le scelte di localizzazione a due condizioni: la presenza di un duopolio e di un spazio fisico bidimensionale. In conclusione, può aiutare a grandi linee a comprendere il perché di determinate disposizioni spaziali delle attività commerciali. Anche se, a volte, esse risultano essere inconsapevoli, casuali o dettate dalla semplice esperienza e intuizione dei commercianti/imprenditori.
Articolo a cura di Francesca Paesano