Finanza Personale

La polizza, strumento di previdenza e non solo: guida introduttiva

Esistono diversi tipi di polizza pensate per soddisfare varie esigenze dei clienti o dei beneficiari. Le principali polizze sono classificate in due categorie: il ramo danni e il ramo vita. Essi comprendoni dei prodotti mirati a garantire all’assicurato la tutela di cui ha bisogno. Alcune, infatti, sono nate per coprire il rischio di inattività o di inabilità del sottoscrittore. Altre sono finalizzate a coprire danni ad oggetti e beni, altre ancora sono adatte come prodotto di investimento per poter contare un domani su una certa somma di denaro.

Chi sono i soggetti?

I soggetti coinvolti in una polizza assicurativa non hanno sempre lo stesso ruolo univoco. Chi paga non è per forza la persona che poi beneficia del capitale che la compagnia eroga alla scadenza del contratto o al verificarsi di un determinato evento. Una delle parti è l’impresa di assicurazioni. Dall’altra, occorre distinguere tra:

  • il contraente: è la persona che firma il contratto e che paga il premio unico o i premi mensili, trimestrali o semestrali, a seconda di quanto stabilito nel contratto di stipula della polizza;
  • l’assicurato: è la persona esposta al rischio e il soggetto principale dell’interesse protetto dalla polizza;
  • il beneficiario: è la persona che allo scadere delle polizze o al momento dell’accadimento dell’evento negativo riceve il risarcimento o il capitale.

Il primo ramo: polizza danni

Il ramo danni comprende i contratti sottoscritti per avere, in cambio del versamento di un premio, un risarcimento in caso di eventi che possano danneggiare un bene dell’assicurato. Si tratta in genere della possibilità di guadagno, la sua casa, l’auto o un suo strumento di lavoro. Anche la sua stessa persona è contemplata. Di seguito le principali polizze assicurative:

  • Polizze danni contro le cose: vengono coperti eventi che possono causare danni a qualsiasi bene materiale che faccia parte del patrimonio dell’assicurato. Ne sono un esempio polizze a protezione da un furto, un incendio, una calamità naturale, verso beni come auto o casa.
  • Polizze danni contro le persone: la copertura comprende infortuni e malattie che rendono l’assicurato impossibilitato a produrre reddito o che creino un disagio economico con conseguenze negative sia per lui sia per la famiglia;
  • Polizze danni al patrimonio o spese: per danno al patrimonio si intende la variazione in negativo dello stato patrimoniale dell’assicurato. È il caso tipico è la perdita improvvisa del lavoro oppure un periodo di cassa integrazione con diminuzione notevole delle entrate (mentre le uscite sono sempre costanti). Le polizze di questa categoria possono concorrere a far fronte alle spese inattese, come quelle da sostenere per ricevere alcuni tipi di cure mediche.

L’altra categoria: la polizza vita

Nel caso del ramo vita, la compagnia versa alle persone indicate nel contratto (i beneficiari) un capitale o una rendita se si verifica un evento che interessa la vita dell’assicurato o del contraente, ad esempio invalidità o decesso.

Si tratta di una forma di investimento che mira a garantire un capitale nel caso in cui manchi la fonte principale di reddito, in caso di famiglie monoreddito in cui muoia o rimanga infortunata l’unica persona che porta a casa lo stipendio. Il capitale o risarcimento può essere erogato in un’unica soluzione oppure sotto forma di rendita. I tipi di polizze assicurative del ramo vita più ricorrenti sono:

  • Polizze caso vita;
  • Polizze caso morte;
  • Polizze miste;
  • Polizza unit-linked;
  • Polizza rivalutabile.

Polizze caso vita

Il contratto prevede la consegna di un capitale (o di una rendita) nel caso in cui l’assicurato sia ancora in vita alla scadenza della polizza. Si tratta in realtà di una forma di investimento per accantonare una somma da riscuotere dopo il periodo pattuito.

Polizze caso morte

Il contratto prevede la distribuzione di un indennizzo al beneficiario designato durante la stipula della polizza nel caso in cui l’assicurato muoia. Si può scegliere fra due tipi di risarcimento: quello riconosciuto nel caso in cui l’assicurato muoia prima della scadenza del contratto oppure quello che viene erogato in qualsiasi momento avvenga il decesso.

Polizze miste

Il contratto prevede la restituzione di un capitale alla scadenza sia se l’assicurato sia ancora in vita, sia in caso di sua morte. Questo tipo di polizza ha le caratteristiche dei due casi sopra citati.

Polizza index-linked

È uno strumento a elevato contenuto finanziario. Si basano sull’andamento di un determinato indice su cui sono investiti i soldi versati dal contraente in un’unica soluzione. Il capitale da riscuotere è pari al premio versato rivalutato secondo l’andamento dell’indice di riferimento.

Polizza unit-linked

Contratto ad alto contenuto finanziario, basato sull’andamento delle quote di un fondo di investimento.

Polizza rivalutabile

Prevede che la compagnia investa i premi del contraente in una gestione separata rispetto al settore in cui opera la compagnia stessa. Il rendimento ottenuto viene riconosciuto al cliente secondo la percentuale stabilita alla stipula della polizza.

A loro volta, le polizze assicurative del ramo vita vengono classificate in altri rami:

  • Ramo I;
  • Ramo III;
  • Ramo IV;
  • Ramo V;
  • Ramo VI.

Ramo I

Tutti quei prodotti assicurativi che possono essere ricondotti alla durata della vita di un individuo. Queste polizze, dette rivalutabili, sono collegate al rendimento di una gestione separata, ovvero le risorse sono gestite separatamente rispetto alle altre attività della compagnia di assicurazione.

Ramo II

Hanno un funzionamento simile alle polizze di Ramo I, ma i prodotti sono strettamente legati a eventi di nuzialità e natalità.

Ramo III

Si tratta di veri e propri prodotti d’investimento in quanto essi sono correlati a fondi interni della compagnia assicurativa oppure al valore di indici di mercato (o ad altri valori di riferimento scelti prima della stipula). Queste polizze sono consigliate solo a utenti con ottima educazione finanziaria per l’elevato profilo di rischio che presentano.

Ramo IV

In questa categoria si trovano le cosiddette polizze Long Term Care (LTC) ovvero quelle che danno garanzie in caso di malattie o una rendita qualora l’assicurato subisca un evento negativo che ne limiti l’autosufficienza.

Ramo V

Sono polizze indipendenti dalla durata della vita. Esse danno diritto a godere di un capitale con un rendimento, indipendentemente dal fatto che si sia verificato un evento attinente al rischio demografico. Sono conosciute anche come polizze di capitalizzazione. Si tratta di prodotti particolarmente apprezzati da professionisti, imprenditori e clienti di fascia media e medio-alta per i rendimenti che permettono di ottenere.

Ramo VI

Rientrano nella categoria i fondi pensionistici complementari. Sono prodotti che negli ultimi anni hanno riscosso un forte apprezzamento, proprio perché molti clienti vedono il proprio futuro professionale e previdenziale incerto. Ecco che decidono di tutelarsi attraverso un prodotto che garantisca loro un sussidio pensionistico aggiuntivo a quello ottenuto dal sistema pubblico o dalle casse di previdenza.

Cosa percepiranno i clienti?

Il mondo delle polizze assicurative è variegato e complesso. Per un professionista, sia esso consulente finanziario o assicurativo, è facile individuare la soluzione più adatta al proprio cliente a seguito di una profilazione dettagliata. Tuttavia, il comparto polizze assicurative è sempre più in crescita per rispondere efficacemente alle esigenze del cliente. In ascesa è anche il settore Insurtech che porterà delle modificazioni nel rapporto tra prodotto, consulente e cliente e, si auspica, ad una maggiore comprensibilità di questo settore anche da parte dei clienti con minore educazione finanziaria.

Published by
Francesca Paesano