Home » Economia » Politica » Roberta Metsola, nuovo presidente del Parlamento Europeo

Oggi, martedì 18 gennaio 2022, gli eurodeputati si sono riuniti in plenaria per eleggere il nuovo presidente del Parlamento Europeo. Con ben 458 voti a favore su 616 validi, a vent’anni dalla presidenza di Nicole Fontaine, la guida del Parlamento Europeo passerà di nuovo nelle mani di una donna: la maltese Roberta Metsola votata dai popolari, dai socialisti e dai liberali.

Metsola

Dopo la morte improvvisa del presidente in carica David Sassoli, avvenuta l’11 gennaio scorso, in questi giorni si sono susseguiti nomi di possibili candidati alla sostituzione. Ma come sempre, i candidati favoriti pescati dal paniere si sono ridotti ad essere 4 e per la precisione, 3 donne ed 1 uomo. La maltese Roberta Metsola del Ppe, l’ex ministra della cultura svedese Alice Bah Kuhnke, supportata dai socialisti e dalla parte dei liberali che non vede di buon occhio la posizione conservatrice della Metsola sul tema dell’aborto, la spagnola Sira Rego supportata dalla sinistra ed il polacco Kosma Zlotowski, voluto dai conservatori dell’Ecr che però si è ritirato dalla corsa in mattinata. Ma chi è Roberta Metsola?

Roberta Metsola, chi è?

Roberta Metsola, con i suoi 43 anni, è la più giovane presidente del Parlamento Europeo. Proveniente da Malta, si è laureata al College of Europe diventando un’avvocata specializzata in diritto ed in politica europea. È stata addetto legale presso l’ufficio maltese dell’Unione Europea dal 2004 al 2012 e consulente di Catherine Ashton, ex commissario europeo al commercio. E’ tra gli europarlamentari presenti all’interno della Commissione d’inchiesta sul riciclaggio di denaro dei Panama Papers nel 2016. Il 12 novembre 2020 viene eletta come vicepresidente del parlamento europeo dopo le dimissioni di Mairead McGuinnes, nominato commissario europeo.

Metsola

L’11 gennaio 2022 subentra come presidente ad interim dopo la scomparsa di Sassoli. Il suo slogan è “Believe in people, believe in Europe” infatti, il giorno della sua ascesa in campo come possibile sostituta di Sassoli, twitta questo messaggio:

I want people to believe in Europe. To re-capture that sense of hope & enthusiasm in our project. To stand up for those values that unite us as Europeans.

(Io voglio che le persone credano nell’Europa. Per riconquistare quel senso di speranza ed entusiasmo nel nostro progetto. Per difendere quei valori che ci uniscono come europei.)

Metsola, le sue linee politiche

I voti a favore di Roberta Metsola sono 458, molti di più rispetto a quelli del suo predecessore eletto nel 2019 con 345 voti. Solamente i verdi hanno deciso di non appoggiare la sua candidatura. I socialdemocratici invece in cambio dell’ok hanno richiesto cinque vicepresidenti del Parlamento Europeo per il resto della legislatura (rispetto ai 3 attuali) ed un questore, ossia un responsabile delle questioni amministrative ed economiche.

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Il suo discorso alla candidatura è cominciato con un elogio a David Sassoli:

Una settimana fa abbiamo perso un grande uomo. Un fautore dell’Europa che metteva la dignità delle persone prima di ogni cosa. Il giornalista gentile diventato politico che, in modo calmo e risoluto, cercava di mostrare la solidarietà e il servizio a un mondo malato, come ha detto un suo collega. David voleva mettere tutti attorno allo stesso tavolo e con quell’impegno di fronte alle forze costruttive dell’Europa che io intendo realizzare questo mandato se mi darete la fiducia per essere vostro presidente.

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Ma quali sono le sue linee politiche?

L’elezione di Roberta Metsola alla guida del Parlamento Europeo è senza dubbio un segnale importante per l’Europa sempre più sotto l’influenze tedesca. Ma la scelta di una esponente del PPE indica che si vuole seguire una strada politica sì conservatrice ma allo stesso tempo aperta al sociale. Basti pensare che la Metsola viene da Malta, unico Paese europeo in cui l’aborto è ancora illegale anche in casi gravi come lo stupro e l’incesto.

Metsola

I frondisti interni a S&D e ai liberali infatti criticano il neopresidente proprio per la sua posizione sull’aborto, considerata ultraconservatrice. Ma di recente ha assicurato che avrebbe rispettato le decisioni dell’UE nel caso in cui fosse diventata presidente.

I diritti delle donne non sono ancora sufficientemente garantiti, la lotta per un’eguaglianza reale deve andare oltre le apparenze e impregnare tutto quello che facciamo, e io sarei orgogliosa di essere il presidente che conduce questa battaglia e onorare l’eredità di tutti coloro che hanno ricoperto questa funzione in passato.

È meno conservatrice invece per quanto riguarda altri aspetti. Infatti, è una aperta sostenitrice della causa Lgbtq e spesso, sui suoi account social, pubblica foto con le bandiere arcobaleno. Non perde mai occasione di chiedere giustizia per Daphne Caruana Galizia, giornalista assassinata perché aveva denunciato la corruzione a Malta. Ama il verde ed ama cucinare, ed è mamma di 4 bambini. E’ una donna che come regalo di compleanno ha avuto la nomina a Presidente del Parlamento Europeo. Che dire? Happy b-day Mrs President!