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App IO: la digitalizzazione multitasking si aggiorna con PayPal

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Il rapporto tra stato e cittadino, o per meglio dire, tra pubblica amministrazione e cittadino non è mai stato tutto rosa e fiori. Ore ed ore di fila davanti agli uffici pubblici anche solo per il ritiro di un semplice foglio. Con l’app IO, diffusasi lo scorso anno, milioni di persone possono adempiere qualsiasi tipo di funzione, ovviamente supportata dall’app, da remoto senza perder tempo. Tale strumento potrebbe quasi essere considerato come la svolta nel rapporto tra stato e cittadino in quanto si ha la percezione di poter subito entrare in contatto con la PA.

App IO

Ma come mai si è diffusa in modo così celere e radicale? In primis il merito va alla pandemia. Chiusi all’interno delle quattro mura domestiche, la digitalizzazione ha preso il sopravvento sulla popolazione di qualsiasi fascia di età. Il buon funzionamento poi ha incrementato la fiducia del consumatore ed ha fatto sì che si caricassero anche dati personali e metodi di pagamento. Ma, molto probabilmente, il motivo di diffusione principale è stato il cashback di stato. Come è nata l’app IO? E soprattutto, che funzioni supporta?

App IO, quali funzioni supporta

L’App IO è un progetto coordinato dal Ministero dell’Innovazione con lo scopo di digitalizzare il più possibile i servizi dei cittadini. Vuole creare un unico punto di accesso che risolva, in una sola soluzione, problemi diversi, per i quali in passato bisognava rivolgersi a più uffici. Nasce, in primis, come app utile per pagare tasse o qualsiasi tipo di tributo; anche una multa in divieto di sosta! Ma il pagamento non è l’unica funzione e sicuramente non è tra le più interessanti. Tramite tale app, è possibile attivare notifiche push per ricordare le scadenze dei vari pagamenti.

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Facendo accesso con il proprio SPID, ovviamente l’app saprà tutti i dati e quindi tutte le imposte e le tasse da pagare. Non puoi dimenticare di pagare la TARI; c’è la notifica push! Quel piccolo numerino sull’app che non va via fino a quando non ci clicchi sopra e scopri cosa devi pagare! Ecco! Lui. Ma così come ti ricorda di pagare, ti dà anche la possibilità di farlo senza andare in posta ed aspettare lì in fila magari al freddo per ore ed ore fino a che non ti cresce la barba anche se sei donna! E’ possibile procedere anche al pagamento degli avvisi cartacei tramite il QR code.

App IO, ok a pagamenti tramite Paypal

Essendo un’app ancora allo stato embrionale, non dobbiamo stupirci se escono di continuo degli aggiornamenti. Infatti, è stata da poco diffusa la notizia che sarà possibile utilizzare anche PayPal per pagare gli avvisi pagoPA ossia la piattaforma nazionale che consente di versare tributi e imposte alla Pubblica Amministrazione e ad altri soggetti che forniscono servizi al cittadino. Questa nuova tipologia di pagamento si aggiungerà a quelle già esistenti. Visto il livello di sicurezza, sarà possibile anche legare all’account PayPal il conto corrente bancario qualora le somme da pagare siano ingenti. Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione con PayTipper ossia il sistema di pagamento di Enel X. Questa è un’altra collaborazione che mira a rendere più digitale la popolazione italiana.

Maria Teresa Minotti, direttrice generale di Paypal, dopo l’accordo ha dichiarato quanto segue:

Siamo molto orgogliosi di questa collaborazione con PayTipper e Pagopa;gli ultimi due anni hanno portato un enorme cambiamento per gli italiani, i quali hanno adottato strumenti digitali non solo per gli acquisti online, ma anche per i pagamenti più comuni come le bollette ed altri servizi pubblici. Attraverso la disponibilità di PayPal sull’app Io, contribuiremo ad accelerare la strada verso la digitalizzazione e a rendere più semplici, veloci e sicuri i pagamenti più comuni

Quindi con l’aggiornamento 2.0.0.0 per Android e 2.0.0 per iOS sarà possibile il pagamento tramite PayPal, una delle piattaforme di pagamento online più popolari e che ovviamente annovera Elon Musk tra i suoi finanziatori. Basti pensare che PayPal nel 1998 era una semplice startup chiamata Confinity. Nel marzo del 2000 si fonda con X.com, una compagnia di servizi bancari online fondata proprio dall’uomo del 2021 ed il resto è storia.

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