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Cos’è il trasformatore e a cosa serve

Il trasformatore non è altro che una macchina elettrica in grado di funzionare solo in corrente alternata. Il suo compito è quello di trasferire potenza elettrica passando da un livello di tensione all’altro. Il trasformatore è formato da un nucleo magnetico e da due altri elementi chiamati avvolgimenti.

Questi ultimi possono essere anche più di due e vengono classificati in base al numero di spire: quello ad alta tensione, indicato con la sigla AT e con un numero più alto di spire e quello di bassa tensione, indicato con la sigla BT e che possiede un numero inferiore di spire. 

All’interno dell’elettrotecnica questo è definito come una macchina statica in quanto non possiede gli elementi rotanti, poiché l’unica cosa che gira non sono altro che gli elettroni. Il compito del trasformatore è quello di trasformare la tensione è l’intensità di corrente in entrata in una tensione e un intensità diversa in uscita facendo però attenzione a tenere costante la potenza elettrica.

È quindi una macchina che riesce a funzionare in corrente alternata e che soprattutto viene sfruttata per trasportare l’energia elettrica durante il suo percorso dalle centrali elettriche alle varie utenze, sia domestiche che industriali. All’interno delle linee elettriche delle città o dei paesi è possibile affermare che scorre una linea ad alta tensione capace di arrivare fino a 300 kV. Così facendo si è deciso di diminuire di molto la sezione dei cavi in quanto al loro interno vengono utilizzati due trasformatori, uno in entrata e uno in uscita. Il compito del trasformatore in entrata è quello di innalzare la tensione mentre il trasformatore in uscita ha il compito di abbassarla per le varie utenze.

Come è fatto un trasformatore

Il trasformatore è composto da tre elementi:

  • il circuito di entrata;
  • il circuito di uscita;
  • il nucleo centrale ferromagnetico che prende il nome di generatore.

I due circuiti principali, ossia quello di entrata e quello di uscita, sono isolati fra loro e possiedono la caratteristica di essere reversibili, ossia che possono essere invertiti trasformando il circuito di entrata in quello di uscita e viceversa. Il circuito di entrata ha il compito di ricevere una tensione alternata trasformata poi dal circuito in uscita. Quest’ultimo funziona sia come amplificatore che come riduttore di tensione. I due dischi circuiti appena descritti sono avvolti intorno ad un nucleo ferromagnetico.

Questo è composto da materiali particolari necessariamente ferromagnetici in quanto è questo un materiale capace di magnetizzarsi sotto l’azione di un campo magnetico esterno e di riuscire a restare tale il momento in cui il campo magnetico si annulla trasformandosi così in un magnete. Necessiti di un trasformatore per il rinnovo di una linea elettrica? Tme.eu è il sito giusto

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Redazione