Un forward è un contratto che ha come fine quello di comprare o vendere un’attività a un prezzo specifico in una data specifica nel futuro. Poiché il contratto forward si riferisce al bene sottostante che sarà consegnato alla data specificata, è considerato un tipo di derivato. I contratti forward possono essere utilizzati per “bloccare” l’attività a un prezzo specifico allo scopo di evitare la forte volatilità dei mercati. La parte che compra un contratto forward entra in una posizione lunga, e la parte che vende un contratto forward entra in una posizione corta. Se il prezzo del bene sottostante aumenta, la posizione lunga ne beneficia. Se il prezzo dell’attività sottostante diminuisce, la posizione corta ne beneficia.
I forward non sono scambiati su borse centralizzate. Invece, sono personalizzati e scambiati in mercati over the counter. Alla data di scadenza, il contratto deve essere regolato. Una parte consegnerà il bene sottostante, mentre l’altra parte pagherà il prezzo concordato e prenderà possesso del bene. I forward possono anche essere regolati in contanti alla data di scadenza piuttosto che consegnare il sottostante “fisico”.
I contratti a termine (altro nome del forward) sono usati principalmente per coprirsi da perdite potenziali. Permettono ai partecipanti di bloccare un prezzo nel futuro. Questa garanzia può essere molto importante, specialmente in industrie che comunemente sperimentano una significativa volatilità dei prezzi. Per esempio, nell’industria petrolifera, stipulare un contratto a termine per vendere un numero specifico di barili di petrolio può essere usato per proteggersi da potenziali oscillazioni verso il basso dei prezzi del petrolio. I forward sono anche comunemente usati per proteggersi dai cambiamenti nel tasso di cambio delle valute quando si fanno grandi transazioni internazionali.
I contratti a termine possono anche essere usati puramente per scopi speculativi. Questo è meno comune nell’uso dei futures, proprio perché che i forward sono creati da due parti e non sono disponibili per la negoziazione su borse centralizzate. Se uno speculatore crede che il prezzo futuro a pronti di un’attività sarà più alto del prezzo spot oggi, può entrare in una posizione lunga a termine. Se il prezzo a pronti futuro è maggiore del prezzo del contratto concordato, ne trarrà profitto.
I contratti forward e future potrebbero apparire molto simili. Entrambi implicano un accordo su un prezzo specifico e una quantità di un’attività sottostante da pagare in una data specifica nel futuro. Ci sono, tuttavia, alcune differenze chiave:
Anche se entrambi i contratti possono prevedere la consegna del bene o il regolamento in contanti, la consegna fisica è più comune per i forwards mentre il regolamento in contanti è molto più comune per i futures.
Facciamo un esempio di utilizzo di un forward per quanto riguarda i tassi di cambio. Il vostro denaro è attualmente in dollari USA. Tuttavia, tra un anno, avete bisogno di fare un acquisto in sterline inglesi di £100.000. Il tasso di cambio a pronti oggi è 1,13 US$/£, ma voi non volete che il vostro denaro sia vincolato in valuta estera per un anno. Volete garantire il tasso di cambio tra un anno, quindi stipulate un contratto a termine per 100.000 £ a 1,13 US$/£. Alla data di scadenza, il tasso di cambio a pronti è 1,16 US$/£. Quanto denaro avete risparmiato stipulando il contratto a termine? Nel contratto c’è l’accordo di pagare 113.000 dollari (calcolato da 100.000 € x 1,13 US$/£) per 100.000 £.Se non aveste stipulato il contratto, alla data di scadenza avreste pagato €100.000 x 1,16 US$/£ = $116.000. Coprendo la vostra posizione con un contratto a termine, avete risparmiato: 116.000 $ – 113.000 $ = 3.000 $.
Il contratto forward offre come chiaro vantaggio la certezza. Ad esempio, le monete fluttuano in base a un’ampia varietà di fattori: guerre commerciali, azioni e le politiche della Banca Centrale. Anche la politica interna può mettere sotto pressione la moneta e creare fluttuazioni. Solo una frazione di punto percentuale che cambia sul tasso di cambio può fare una grande differenza su somme più grandi. Se si sta facendo un ordine importante da un fornitore d’oltremare o si hanno contratti di lungo periodo all’estero, un contratto a termine permette di gestire i costi all’interno di un budget definito.
La valuta fluttua in entrambe le direzioni; un contratto a termine potrebbe proteggere se il valore della moneta scende, ma c’è la possibilità che possa anche salire. Se la moneta sale, si è bloccati a un tasso inferiore a quello di mercato. Molto dipende dalla personale attitudine al rischio e da ciò che il business può sopportare. Se si può sopportare un po’ di rischio e l’azienda può resistere a eventuali cali di valuta o aspettare che i tassi migliorino, allora altri strumenti di valuta per il monitoraggio e il targeting dei tassi possono essere un modo efficace per gestire i pagamenti internazionali.
I forward sono quindi un ottima soluzione per aziende che hanno poca possibilità di sostenere il rischio dato da transazioni internazionali. Inoltre, proprio per il fatto di essere scambiati in mercati over the counter, mancano di standardizzazione, così che ciascuno possa rendere il contratto completamente adatto alle proprie esigenze. Uno strumento perfettamente al passo con i tempi, specchio di un mercato libero e senza confini.