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Mondo crypto: ecco le criptovalute da tenere d’occhio nel 2022

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Il settore delle criptovalute nelle prime sedute dell’anno mostra un marcato nervosismo, come del resto tutte le altre piazze finanziarie. In attesa di temi forti, che riescano a indirizzare il sentiment degli investitori, si guarda con attenzione al benchmark Bitcoin, ma anche su questo versante non arrivano segnali troppo incoraggianti: il token, infatti, dopo il ritracciamento dai massimi assoluti, si trova a ridosso di un’importante area statica che più volte negli ultimi mesi ha svolto la funzione di frangiflutti. Quindi l’attenzione degli addetti ai lavori è massima, per cercare di capire se il canale laterale in costruzione possa essere una zona di riaccumulo o di distribuzione, dato l’effetto catalizzatore che BTC ha nei confronti di tutto l’ecosistema.

Allo stesso tempo si prova ad individuare progetti crypto con elevato potenziale, che sul lungo periodo possano generare performance interessanti per gli investitori. A tal proposito finaria.it, portale specializzato in nuove tecnologie, illustra le migliori criptovalute del 2022 esaminando le principali caratteristiche di ognuna. Naturalmente è opportuno valutare per ciascun tipo di investimento, la modalità più adeguata di accesso al mercato: nello specifico, per acquistare criptovalute e detenerle per molto tempo, è preferibile utilizzare il canale diretto degli exchange, avendo cura nel rivolgersi solo a società di un certo rilievo. In linea di massima le realtà più importanti hanno le stesse caratteristiche –wallet gratuito, programma di stacking, per citarne alcune- e costi commissionali equiparabili.

Criptovalute: i progetti più interessanti per il 2022

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Fra le criptovalute del momento gli esperti di finaria.it inseriscono Enjin Coin: si tratta di un progetto sviluppato sulla blockchain di Ethereum che ha per obiettivo l’ottimizzazione delle funzionalità degli NFT e dei earn-to-play games. La piattaforma di gaming online Enjin Network, cui fa riferimento il protocollo, ha beneficiato negli ultimi mesi di una grande crescita dell’utenza -oltre 20 milioni di unità- anche grazie ai vantaggi offerti da Enjin Coin, la moneta virtuale che ha il compito di sostenere il valore dei non fungible token, creati nell’ecosistema di riferimento.

Un token che tante soddisfazioni ha regalato ai suoi possessori nel corso del 2021 è di certo MANA e, visto il crescente successo della tecnologia che riguarda il metaverso, le premesse per un altro anno sulla cresta dell’onda ci sono tutte. Il progetto collegato alla crypto è Decentraland, una piattaforma di realtà virtuale costruita, anche in questo caso, sulla blockchain di Ethereum. All’interno di un surrogato della realtà gli utenti possono acquistare appezzamenti di terreno e modificarne le caratteristiche strutturali, monetizzandone i contenuti. Inoltre a confermare il trend di crescita di questa nicchia tecnologica è anche il rebranding di una società importante come Facebook, che ha deciso di spostare il proprio core business in questa direzione.

Un protocollo estremamente interessante, che anziché sfruttare la rete Ethereum, nasce in contrapposizione della stessa è Avalanche. L’obiettivo degli sviluppatori, infatti, è proprio quello di sostituire il più noto network nell’implementazione dei contratti intelligenti, risolvendo il problema di ridimensionamento riscontrato nella sua catena a blocchi. Con questo upgrade Avalance riuscirebbe a raggiungere 6500 transazioni al secondo, un numero nettamente superiore agli attuali 4500 TPS.

Criptomania: nuova centrale idroelettrica per sostenere i consumi energetici

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Nell’approfondimento di finaria.it, ovviamente, sono analizzati molti altri progetti, ma l’aspetto su cui gli esperti del sito pongono l’accento, per enfatizzare l’importanza di questo settore, riguarda il numero crescente di persone che utilizzano criptovalute, tanto che si cercano continuamente fonti di energia per alimentare i centri di calcolo degli algoritmi di validazione.

Si stima che la sola attività di mining assorba a livello mondiale 130 miliardi di chilowattora all’anno. A tal proposito è di questi giorni la notizia che riguarda la costruzione di una nuova centrale idroelettrica anche in Italia, proprio per sostenere i consumi generati dall’estrazione di token.