Ogni giorno siamo bombardati da notizie provenienti da Wall Street e da Borsa Italiana sul FTSE MIB che crolla o sul Nasdaq che è salito alle stelle. Ma cosa fa crollare un titolo? E, al contrario, cosa lo fa schizzare alle stelle? Sembra quasi che il mondo finanziario sia governato da un essere seduto su una poltrona fatta di soldi che guarda tutto ciò che succede sulla terra con un ghigno malefico quasi a voler dire “non mi toccherete mai!”. Ma non è così.
Il mondo finanziario, quel mondo che nell’immaginario collettivo è costituito da un andirivieni di persone che vaga in una stanza analizzando tabelloni enormi con cifre che cambiano colore in un battito di ciglia, è l’altra faccia del nostro mondo.
Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo.
The Butterfly Effect
Ecco, un minimo cambiamento impercettibile ai più, può provocare uno tsunami nel mondo finanziario. Pensiamo al susseguirsi delle notizie sulla guerra in Ucraina. “Putin ha detto che non si farà!”: indici alle stelle. “Putin sta invadendo il confine!”: crollo improvviso delle Borse. Se c’è una cosa che caratterizza il mondo finanziario è la volatilità. È quella possibilità che un giorno tu possa guadagnare miliardi in un attimo perché l’Elon Musk di turno ha deciso di investire nelle criptovalute ed il giorno dopo vedere quei miliardi diventare zero perché ha deciso di darsi all’ippica abbandonando tutto. E’ tutta questione di rischio. Ecco. Da cosa sono formati i titoli? Dal rischio. Ma partiamo da 0. Cosa è un indice?
FTSE MIB, Nasdaq, Dow Jones…per un profano della materia, potrebbero essere qualsiasi cosa. Da dolci tipici a piantine. Da città della Polinesia ad esemplari di scimmie. Invece no. Sono indici. Per indice di borsa si intende un insieme di azioni (detto “paniere”) di tipo omogeneo. Ogni singolo indice è composto a sua volta da un determinato numero di titoli e di azioni e questa composizione non è casuale. Il Nasdaq, per esempio, è formato solo da titoli del comparto tecnologico ed infatti è il primo esempio di mercato borsistico al mondo formato cioè, da una rete di computer. Mentre il FTSE MIB è l’indice che racchiude le azioni delle 40 società italiane quotate sull’MTA o sul MIV ossia sul mercato telematico azionario o sul mercato telematico degli Investment Vehicles. Ma come si calcolano?
Possono essere differenti le metodologie per calcolare gli indici di Wall Street ma alla base c’è sempre la media dei prezzi dei titoli negoziati. Secondo Borsa Italiana, le categorie degli indici sono le seguenti:
In questo preciso momento storico, quali sono le azioni che stanno vedendo il loro valore schizzare alle stelle? Beh, ovviamente, vista l’attuale situazione bellicosa tra Ucraina e Russia, non possono non essere che le azioni dei grandi produttori di armi quotati in Borsa. Tra i big della difesa troviamo la Raytheon Technologies che produce prodotti ad elevata tecnologia in ambito di difesa anche missilistica. Tale società vale in borsa circa 140 miliardi di dollari ed ha guadagnato nell’ultimo mese il 7%. Un’altra azienda che ha visto i suoi titoli schizzare in borsa è la Lockheed Martin ossia la società che produce aerei ed elicotteri militari. Attualmente ha una capitalizzazione di circa 106 miliardi di dollari. E queste non sono le uniche. General Dynamics, Northrop Grumman e Bae System sono altre aziende che stanno vedendo il loro valore aumentare a dismisura nell’ultimo periodo.
Ma questo per dire cosa? Semplicemente che basta davvero poco per influenzare il valore di un titolo e quindi il guadagno di una società. Se si decide di investire, si decide di rischiare e quando decidi di rischiare devi riuscire a capire qual è il momento giusto perché come diceva Benjamin Graham:
Nel mercato azionario si hanno due scelte: arricchirsi lentamente o impoverirsi rapidamente.
Good luck..che non guasta mai!