Caro carburante, la benzina ormai costa meno del diesel
Sono poche, se non rare, le volte in cui la benzina costa meno del diesel. Segnatevi la data odierna perché oggi, 10 marzo 2022, è una di quelle volte. Ebbene sì, gli automobilisti che hanno deciso di prendere la macchina per qualsivoglia ragione e sono andati a fare il carico di carburante hanno notato che il prezzo del diesel è maggiore (in media!) rispetto a quello della benzina.
Ed ovviamente la causa la conosciamo tutti. Dopo l’annuncio del fermo dei prodotti energetici provenienti dalla Russia da parte degli Stati Uniti e del Regno Unito, le quotazioni dei mercati petroliferi sono schizzate alle stelle. Il gasolio ha avuto un balzo pari a 10 centesimi al litro ed il Brent è di nuovo a 130 dollari. In quasi tutti i punti vendita, per questo continuiamo ad usare la parola “media”, nonostante l’accisa sul gasolio sia più bassa rispetto a quella sulla benzina (0,617 euro il gasolio mentre 0,728 euro la benzina al litro) il prezzo del gasolio è più alto rispetto a quello della sua amica. Ma quanto pesa l’accisa sul carburante? E soprattutto, cosa è un’accisa?
Diesel vs Benzina, cosa è un’accisa
L’accisa non è altro che una imposta che noi paghiamo sulla fabbricazione e sulle vendite dei prodotti di consumo. Quella che ultimamente sta facendo parecchio discutere è quella sul prezzo del carburante (in Italia è presente sulla benzina, sul diesel e sul gpl) diffusa soprattutto tra i Paesi che non sono produttori primari di petrolio. In Italia sono presenti dagli anni ’30 del secolo scorso, introdotte per far fronte a guerre e a disastri naturali. Inizialmente, nel nostro paese, erano 19 le accise sui carburanti ma nel 1995 sono state inglobate tutte in un’unica imposta che finanzia il bilancio statale di quasi 24 miliardi di euro (questo nel 2021).
Accisa, il peso sul carburante
Quanto pesa una accisa sul costo finale del carburante? Facciamo qualche calcolo sui vari costi finali medi alla data odierna:
- Per la benzina servita, il costo finale medio è pari ad Euro 2,146 al litro di cui:
- Accisa pari ad Euro 0,8584;
- IVA pari ad Euro 0,47212;
- Imponibile pari ad Euro 0,81548.
- Per il gasolio servito, il costo finale medio è pari ad Euro 2,067 al litro di cui:
- Accisa pari ad Euro 0,8268;
- IVA pari ad Euro 0,45474;
- Imponibile pari ad Euro 0,78546.
- Per il GPL servito, il costo finale medio è pari ad Euro 0,865 al litro di cui:
- Accisa pari ad Euro 0,346;
- IVA pari ad Euro 0,1903;
- Imponibile pari ad Euro 0,3287.
Dunque, non è complicato constatare che l’accisa pesa sul costo finale quasi il 40%. Nell’ Unione Europea, solamente Olanda e Regno Unito hanno le accise più elevate delle nostre. Se invece non vogliamo pagare, almeno temporaneamente, questa imposta dobbiamo volare in Irlanda. Ebbene sì, il ministro delle Finanze irlandese, Pascal Donohoe, ha annunciato un taglio temporaneo delle accise applicate sulla benzina e sul diesel.
L’accisa si ridurrà di 20 centesimi per litro di benzina e 15 centesimi per il diesel a partire dalla mezzanotte di stasera. Questo significherà un risparmio di circa 12 euro per un pieno di benzina e 9 euro per il diesel.
Ha annunciato il ministro
E in Italia?
Nel nostro Paese il Governo non sembra ancora intenzionato ad intervenire sul taglio delle accise, seppur sia una delle soluzioni migliori secondo la Codacons assieme alla sterilizzazione dell’IVA. Anzi sembra che si voglia inserire una ulteriore sanzione alla Russia, che prevede lo stop delle importazioni del greggio e ciò porterebbe ad un aumento ancora maggiore dei costi del carburante. Sarà il caso di comprare un cavallo, visto che ormai la benzina costa addirittura meno del diesel?