L’euro sta perdendo valore rispetto al dollaro, infatti, in questi ultimi giorni il suo valore ha raggiunto picchi esponenzialmente bassi che non si toccavano da 20 anni. Basti pensare che 10 anni fa aveva sfiorato gli 1,6 $ mentre adesso è a 1 $. Ma quale potrebbe essere la motivazione? L’euro è davvero così debole?
In realtà no. Non è l’euro ad essere debole. È il dollaro ad essere forte. Il cosiddetto “Dollar Index” ossia il valore del dollaro rispetto alle altre valute, nell’ultimo periodo, è salito da 90 punti a 106,7. In percentuale, è salito del 18%. Il dollaro è l’unica moneta ad essersi rafforzata a livello globale! Paradossalmente, l’euro ha perso meno valore delle altre valute rispetto al dollaro!
Attualmente, a livello economico, non stiamo vivendo un periodo florido ed il dollaro sembra essere visto come il principale riparo soprattutto sui mercati finanziari a livello globale. Un po’ come qualche tempo fa lo era l’oro. Se in casa si fosse avuto anche un piccolo lingotto d’oro, si sarebbe posseduto un tesoro. Ma oggi il valore dell’oro non è cambiato molto rispetto a quello dello stesso periodo dell’anno scorso. Il valore del dollaro sì. Che poi c’è un paradosso in corso! Il tasso di inflazione negli USA è più elevato rispetto a quello dell’Europa quindi il dollaro dovrebbe perdere il suo potere d’acquisto rispetto all’euro. Cosa che, a conti fatti, decisamente non sta accadendo!
Ma qual è l’effetto di questa perdita di valore dell’euro rispetto al dollaro nelle tasche degli italiani? Facciamo un esempio. Se prima un panino del Mac a New York lo pagavate 8 dollari, dunque, quasi 7 euro adesso lo pagate sempre 8 dollari ma non sono più 7 euro, bensì quasi 8! La Federal Reserve, ossia la Banca centrale americana, può aumentare il costo del denaro così i rendimenti offerti dalle obbligazioni saliranno e ci sarà maggior afflusso di capitale a sostegno del dollaro.
La Banca centrale europea invece ha di fronte a sé non pochi problemi. Prima di tutta la guerra tra Russia ed Ucraina che sta portando ad una catastrofe energetica non indifferente. Poi il dollaro viene sempre percepito come “porto sicuro” e questo non fa altro che incrementare la sua domanda.
Se da un lato l’indebolimento dell’euro rispetto al dollaro viene visto con occhio favorevole dagli esportatori del nostro paese, dall’altro, per ovvie ragioni, chi importa non è dello stesso avviso. L’energia e non solo, in questi ultimi mesi, ha visto il suo valore economico crescere esponenzialmente. E tutte queste commodity, ovviamente, vengono pagate in dollari.
E i viaggi negli States? Questo indebolimento dell’euro incide anche su questi? Si, certo! A giugno del 2021, 100 dollari valevano 84 euro! C’era chi andava in America per risparmiare sull’acquisto degli Iphone! Adesso non è più così!
Ma quindi, ricapitolando, di chi è la colpa? Non giriamoci intorno. La svalutazione dell’euro rispetto alla moneta verde è dovuta principalmente alla guerra Russia-Ucraina che ha portato ad una crisi energetica chiudendo i rubinetti in ben 12 Paesi dell’Unione Europea. Tutto ciò porterà sicuramente ad un altro intervento della BCE sui tassi di interesse anche perché, per la prima volta dal 2015, l’euro è sceso sotto la parità anche rispetto al franco svizzero.