Fisco

Assicurazione casa e famiglia: la denuncia di un sinistro

In caso di sinistro che coinvolga una polizza assicurativa casa e famiglia; la prima azione che è necessario compiere consiste nell’effettuare una denuncia, che è l’atto specifico per mezzo del quale si deve avvertire la compagnia di assicurazione. La denuncia deve essere effettuata con una raccomandata con ricevuta di ritorno e prevede la compilazione di un modulo ad hoc.

I danni

Prima di verificare che cosa si deve fare per denunciare un sinistro; vale la pena di capire quali sono i danni che possono essere coperti, con riferimento ai danni all’abitazione e ai danni a terzi. I primi riguardano i danni provocati dall’abitazione, sia che si sia proprietari, sia che si sia inquilini. Per alcuni danni, infatti, la responsabilità è solo degli inquilini, come avviene – per esempio – nel caso del danno del tubo di scarico della lavatrice. Ci sono, poi, i danni a terzi; sono quelli che vengono causati dal soggetto coperto da assicurazione e dalle persone di cui egli è tenuto a rispondere per legge: in altri termini, coloro che vivono con lui. Per i figli minori, le assicurazioni odierne coprono i soggetti assicurati per tutti i danni, inclusi quelli che vengono provocati in maniera volontaria.

La denuncia del sinistro

L’obbligo di denuncia riguarda il titolare della polizza, che poi provvede a notificare la denuncia stessa al soggetto che ha subìto il danno. La denuncia deve essere compilata nella maniera più imparziale possibile, e tocca poi alla compagnia assicurativa prendere tutte le decisioni del caso. Le comunicazioni della compagnia assicurativa possono essere inviate unicamente al soggetto assicurato e non alle altre persone che sono state coinvolte nel sinistro. Nella maggior parte dei casi, però, la compagnia entra in ogni caso in contatto con il soggetto danneggiato; in tale eventualità occorre aspettare per verificare se la compagnia e il danneggiato arriveranno a un accordo. Se l’accordo non viene ottenuto, può essere che il danneggiato arrivi a citare in giudizio il soggetto assicurato; così non si potrà far altro che chiamare in causa la compagnia assicurativa.

Il risarcimento del danneggiato

Sono due le modalità con le quali può proseguire la procedura di risarcimento dei danni dopo una denuncia. Il soggetto assicurato può dare alla compagnia di assicurazione il compito di risarcire il danneggiato o decidere di provvedere al risarcimento di tasca propria per poi domandare in seguito il rimborso alla compagnia. In questo secondo caso, la compagnia controlla che la polizza copra l’evento e che l’importo che è stato corrisposto sia in linea con il danno causato. In ogni caso il consiglio è di far agire sempre la compagnia, che dispone delle competenze richieste per la gestione di situazioni simili. Per scoprire se un sinistro è già stato liquidato si può leggere la guida di www.assicurazionetop.it.

Dopo la denuncia

Dopo che il sinistro è stato denunciato, qualora la compagnia di assicurazione pensi che la polizza non copre i danni; una volta effettuate tutte le verifiche del caso; tocca al soggetto assicurato risarcire il danneggiato di tasca propria. Il danneggiato, a sua volta, se non è d’accordo può citare la compagnia assicurativa in giudizio.

Può succede, inoltre, che la compagnia assicurativa verifichi che il soggetto assicurato non ha responsabilità per ciò che gli viene imputato. Quindi, una volta controllato che la polizza assicurativa copre il danno; viene inviata una comunicazione al danneggiato; e se questo citerà in giudizio il soggetto assicurato ecco che la compagnia si occuperà di difenderlo. Una terza possibilità è che la compagnia assicurativa verifichi che la garanzia della polizza copre il danno; per poi risarcire il danneggiato in misura parziale o totale. Qualora l’importo che deve essere risarcito venga contestato, il danneggiato deve essere difeso in giudizio dalla compagnia assicurativa.

L’atto di citazione

Qualora vi sia un atto di citazione proveniente dal soggetto danneggiato, è fondamentale che la compagnia assicurativa venga informata nella maniera più rapida possibile. Se la compagnia di assicurazione non accetta di prendere le difese del soggetto, bisogna chiedere delucidazioni tramite una comunicazione scritta. Qualora, poi, la compagnia non fornisca risposte in merito, ci si può rivolgere a un avvocato per chiamare in causa la compagnia. È fondamentale che la chiamata in causa del terzo si verifichi almeno venti giorni prima della data prevista per l’udienza.

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Redazione