Finanza

Sociallending, piattaforma per idee d’impatto

Sociallending è una piattaforma di crowdfunding che mette insieme prestito sociale e, in alcuni casi, un modello di donation. Si tratta di un portale per la raccolta e la gestione dei crediti, ma, soprattutto, di un marketplace dove idee e progetti, anche a forte vocazione sociale, vengono presentati agli utenti della rete che possono fornire un sostegno finanziario o fare una donazione libera senza intermediari. Prima di fornire aiuto, la piattaforma collabora con università e centri di ricerca per effettuare un pre-screening di idee e progetti. Gli imprenditori in erba, compresi quelli sociali, riceveranno consigli e formazione su come gestire campagne di crowdfunding di successo.

Cosa sono il prestito sociale e il modello donation?

Il prestito sociale è un modo per consentire ai soci di svolgere un ruolo attivo nel raggiungimento degli obiettivi sociali della cooperativa. È una fonte di capitale in quanto fornisce alla cooperativa le risorse finanziarie necessarie per sviluppare le sue attività e la sua missione, e permette ai soci di ottenere un giusto ritorno sul prestito e di contribuire agli obiettivi sociali della cooperativa.

Il crowdfunding mira a sostenere idee, iniziative (anche quelle sociali e culturali) e progetti che necessitano di finanziamenti attraverso piattaforme online. Il crowdfunding può essere suddiviso in quattro macro categorie: donazione, ricompensa, equity e social.

Il donation-based è un modello di crowdfunding in cui le persone donano disinteressatamente denaro per sostenere una causa senza essere pagate o, al massimo, ricevendo una ricompensa simbolica, spesso intangibile. Donare è quindi un atto “liberale”. Il donatore non si aspetta un beneficio materiale in cambio, né tanto meno una ricompensa che non sia simbolica. Piuttosto, c’è un chiaro desiderio di contribuire a progetti che abbiano un significato sociale, culturale, ambientale, sociale, ecc. I filantropi spesso donano alle campagne per motivi filantropici.

Non sorprende quindi che, tra le forme di finanziamento comunitario esistenti, le organizzazioni no profit optino per lo più per un modello basato sulle donazioni. Inoltre, le donazioni a favore di organizzazioni registrate come Onlus (organizzazioni non lucrative di interesse sociale) consentono ai loro sostenitori di beneficiare di alcuni incentivi fiscali, che costituiscono un ulteriore stimolo alla spesa.

La piattaforma senza intermediazione finanziaria

Il social lending, letteralmente “credito sociale”, è un prestito peer-to-peer in cui gli individui prestano piccole somme ad altri per esigenze personali o per avviare un’attività, Avviene in genere sotto forma di prestito online, in alternativa al credito tradizionale (o quando questo non è possibile). Questa attività viene svolta attraverso portali di credito online, senza utilizzare i canali tradizionali come sportelli bancari o intermediari finanziari.

L’omonima associazione Sociallending

A differenza di altre piattaforme di prestito presenti in Italia, Sociallending è una vetrina dove gli utenti possono presentare idee e progetti a scopo sociale e offrire sostegno finanziario senza intermediari. Non si tratta quindi di un intermediario finanziario o istituto di pagamento, Attraverso partnership con università e centri di ricerca, la piattaforma fornisce formazione e tutoraggio dopo che le idee sono state esaminate e approvate.

Come usare la piattaforma Sociallending

Sociallending si configura come un accompagnatore verso nuove forme di credito non convenzionale, senza intermediazione, senza spese e commissioni finanziarie e senza essere banca. A coloro che presentano un progetto sono richiesti alcuni passaggi fondamentali.

  • Predisporre di un business model validato, che preveda la durata della campagna e l’obiettivo economico
  • Presentarsi con dei contenuti chiari per rendere accattivante il progetto.
  • Mantenere costante l’interazione e aggiornare la campagna con tutte le informazioni riguardanti l’avanzamento del progetto.
  • Condividere la pagina della campagna su più canali, mantenere l’attenzione della rete di interessati e ringraziare i propri sostenitori, indipendentemente dall’esito della campagna.
Published by
Francesca Paesano