Orologi da collezione e tendenze attuali
La passione per gli orologi porta molte persone a collezionare piccoli capolavori di meccanica. Funziona esattamente come qualsiasi altra passione: il desiderio di acquistarne uno cresce indipendentemente dalla possibilità economica di ciascuno. Infatti, comprare un orologio da polso nuovo o vintage è un mix tra emozione e conoscenza. Tuttavia, il vero e proprio collezionismo ha costi non indifferenti!
Consigli pratici per collezionare orologi
È consigliabile acquistare i primi orologi della propria collezione solo da rivenditori affidabili che possano documentare e provare professionalmente la provenienza dell’orologio desiderato. In seguito, ma sempre con cautela, ci si può affidare maggiormente al proprio giudizio.
Attenzione ai falsari!
Gli orologi d’epoca, soprattutto quelli che hanno più di 30 anni, devono essere esaminati con attenzione sia all’interno che all’esterno. Il movimento deve corrispondere alle marcature di riferimento e di identificazione. All’esterno, vanno osservate la chiusura del bracciale o del cinturino e la lunetta che devono corrispondere alla serigrafia. A Ginevra, da tempo, nel quadrante di ogni orologio viene inciso un numero progressivo che indica l’anno di fabbricazione. Tuttavia, gli orologi da collezione famosi sono comunque più rischiosi da acquistare perché più presi di mira dai falsari.
In particolare, tra gli elementi da osservare prima dell’acquisto, ci sono:
- I quadranti: vanno bene quelli puliti anche se mostrano i segni degli anni. Occhio a quelli troppo invecchiati.
- I numeri di serie: così come le scritte possono rivelare nella loro fattura (incisione e spaziatura) un abile contraffazione.
- Le scritte a mano all’interno del coperchio: usate per documentare precedenti revisioni sono spesso uno specchietto per le allodole, così come lo sono certificati di pezzi di ricambio sostituiti.
- In mancanza di una garanzia dell’epoca, l’estratto degli archivi della casa madre può essere un’ottima certificazione.
L’acquirente dovrebbe anche insistere su un funzionamento accurato. Non è detto che un orologio, solo perché antico, debba essere sfasato. Questo punto non è necessariamente una guida per evitare i falsi, ma gli orologi che sono stati trattati con ricambi non originali e sottoposti a scarsa manutenzione si comportano esattamente in questo modo.
Un settore in crescita
I marchi che crescono più rapidamente nel settore dell’orologeria siano solo quelli che si sono affermati nel segmento del lusso e che vantano tradizione o innovazione. Secondo un nuovo rapporto del Credit Suisse Research Institute e di Deloitte Private (pubblicato il 30 giugno 2022), Richard Mille rappresenta una sintesi perfetta di questa nuova tendenza. È l’indiscusso leader dell’innovazione nel settore degli orologi di lusso e ha adottato con successo tecnologie provenienti dal mondo dell’aviazione e delle corse motociclistiche.L’immagine del brand si è rafforzata ulteriormente grazie a collaborazioni d’eccellenza con sportivi e stelle.
Hublot utilizza anche nuovi materiali e tecnologie digitali. In generale, la fibra di carbonio e la ceramica sono più diffuse che in passato, al posto dei tradizionali oro e acciaio. Accanto all’influenza della tecnologia e dei media, c’è anche la personalizzazione. Atelier Akrivia, ad esempio, produce meno di 30 pezzi all’anno. Gli orologi sono così unici che solo una volta sono stati venduti all’asta da Christie’s nel 2019. Un fortunato collezionista ne acquistò uno per 360.000 franchi.
Mentre il mercato dei marchi di lusso è in piena espansione, cresce anche il mercato dell’usato, che si tratti di vintage o di vintage moderno. Tuttavia, il terremoto nel mondo delle criptovalute ha avuto conseguenze inaspettate per il segmento Rolex. Gli orologiai hanno colto l’opportunità e sono entrati in azione: Richard Mille con il servizio Ninety Mount Street e Audmars Piguet con il servizio di riscatto. Patek Philippe rimane il marchio più ricercato nel mondo degli orologi d’epoca e di seconda mano. Si prevede che il numero di prodotti continuerà a crescere. La difficoltà di acquistare orologi nuovi di fascia alta ha un effetto interessante: gli orologi di seconda mano sono più costosi degli stessi modelli presenti nella lista. La chiave dell’esclusività è controllare la quantità piuttosto che creare “edizioni limitate” troppo utilizzate.
Il cambiamento post-pandemico dei modelli di business ha portato i produttori di orologi a sviluppare relazioni più dirette con i clienti e a privilegiare i canali di vendita diretti. A questo si accompagna una maggiore interazione digitale con il cliente, già utilizzata nei negozi fisici, che è diventata non solo un mercato ma anche un’esperienza.
Orologi ed ESG
Tuttavia, gli sviluppi del mercato non si limitano ai prodotti di lusso e di seconda mano. L’industria orologiera ha visto anche l’emergere di nuove richieste da parte dei consumatori spesso legate a preoccupazioni ambientali, sociali e di governance. Ciò ha modificato, ad esempio, la politica di produzione dei modelli. La tendenza al cambiamento dei ruoli di genere ha quindi ampliato la gamma di collezioni più fluide con modelli unisex e confini di genere sempre più sfumati.
Mentre molti marchi continuano ad abbracciare le cosiddette linee femminili (orologi con casse più piccole, quadranti con perline, spesso con gioielli multicolore), è chiaro che un numero crescente di donne desidera indossare orologi tradizionalmente considerati maschili (quadranti grandi, spesso con linee rigorose). Allo stesso tempo, la parte maschile del mercato non disdegna di indossare gioielli più sofisticati, anche con pietre preziose. La sostenibilità è ormai parte integrante delle decisioni di acquisto, soprattutto nel mondo del lusso. Anche in questo caso i marchi sono sulla cresta dell’onda. Ulysse Nardin, ad esempio, ha deciso di contribuire alla lotta contro la plastica negli oceani con la sua collezione Diver X, che utilizza plastica riciclata dalle reti da pesca dismesse. La principale macro-tendenza è la polarizzazione, cioè il lusso che non tollera le mezze misure.