Quello finanziario è uno dei settori nei quali le soft skills rivestono una funzione di primaria importanza. Coloro che cercano lavoro nel settore bancario e finanziario nel contesto di un’azienda non possono prescindere dal possedere delle competenze specialistiche di carattere tecnico, ovviamente, ma in più devono avere anche doti di tipo relazionale, organizzativo e comportamentale. Tali peculiarità consentono di accedere a dinamiche di natura manageriale, secondo una prospettiva del ruolo traversale ed estesa che presuppone il connubio di diverse tipologie di abilità. In effetti una figura finance deve sì essere capace di svolgere il proprio lavoro in maniera competente, ma deve anche essere in grado di elaborare le proprie sensazioni e riuscire a gestire gli eventuali momenti di tensione con cui può avere a che fare. È indispensabile, fra l’altro, stabilire un confronto positivo con gli stakeholders esterni e con i membri del proprio staff, oltre che con la direzione.
La capacità di parlare in pubblico è senza dubbio una dote di rilievo dal momento che contribuisce a ottimizzare la comunicazione con i componenti del proprio team. Per avere successo in questo ambito è necessario essere sicuri di sé e riuscire a esprimersi in maniera persuasiva e chiara in pubblico, anche attraverso il linguaggio non verbale, che deve essere controllato con attenzione. Non serve trasmettere un concetto se questo viene comunicato in modo asettico, perché si è efficaci solo nel momento in cui si riesce a conquistare il pubblico. L’improvvisazione non paga mai, mentre è fondamentale essere preparati: questo permette di gestire qualsiasi occasione di public speaking nel migliore dei modi. Volendo, si può anche stabilire un clima informale, ma sempre gestendo la situazione in prima persona.
Un’altra soft skill da cui non si può prescindere è la cosiddetta intelligenza emotiva, che si manifesta in tanti modi differenti. Per esempio, attraverso l’empatia e l’ascolto attivo: così diventa semplice capire e accogliere i punti di vista degli altri, le necessità degli interlocutori, affinché il dialogo risulti redditizio e fluido. L’empatia, in sostanza, è la chiave di accesso per un dialogo sereno, mentre l’ascolto attivo implica una condizione di apertura nei confronti di quel che verrà detto dagli altri. Solo così si è in grado di percepire quegli elementi che non sono espliciti e che non si notano immediatamente – il linguaggio non verbale, per esempio – in modo da reagire e agire di conseguenza.
Si parla di problem solving per indicare la capacità di risolvere i conflitti che si possono manifestare sul posto di lavoro. È chiaro che un manager del settore finanziario deve essere preparato anche a gestire le tensioni e a far fronte a eventuali situazioni problematiche. Inoltre, in presenza di dubbi deve saper dare una risposta adeguata, esaustiva e ben comprensibile. La rabbia è un’emozione complessa che va gestita con pazienza, e in generale il dovere di un bravo manager è quello di tenere sotto controllo ogni situazione, rimanendo concentrato sul problema e senza perdere la calma.
Quello di cui stiamo parlando è un ambito in cui la capacità comunicativa è indispensabile, specialmente nel momento in cui è necessario convincere una persona a compiere una certa azione. Con l’aiuto della comunicazione persuasiva, che è una soft skill alquanto preziosa, è più semplice orientare gli interlocutori. Un esempio di comunicazione persuasiva è quello che prevede di porre degli interrogativi che prima coinvolgano l’altra persona e poi la spingano verso il punto di vista desiderato. A questo proposito, un aspetto da non sottovalutare è quello relativo al tono di voce, che deve trasmettere calma e sicurezza.